23 Dicembre, 2024
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Turismo, CNA: “Arrivano il Superbonus 80% e i contributi a fondo perduto”

Una spinta al rilancio del turismo. “Sono in arrivo le risorse per la riqualificazione delle strutture ricettive previste da una importante misura contenuta nel decreto di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: il credito d’imposta dell’80 per cento, in pratica un Superbonus su misura per il settore, cui si aggiungono i contributi a fondo perduto. Abbiamo l’occasione per innovare il sistema dell’accoglienza, ma, per riuscire a beneficiare dei fondi a disposizione, dovremo essere pronti con i progetti quando, a breve, saranno pubblicati i bandi”, afferma Luigia Melaragni, segretario della CNA di Viterbo e Civitavecchia.

Negli ultimi giorni del 2021, sono stati resi noti due provvedimenti a favore di alberghi, attività agrituristiche, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici (compresi quelli acquatici e faunistici): l’avviso, firmato dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che fissa le modalità per l’erogazione dei contributi e dei crediti d’imposta (Superbonus 80 per cento), e il decreto, emanato d’intesa con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, che disciplina gli incentivi del Fondo rotativo destinati a interventi di importo superiore a 500mila euro (fino a 10 milioni).

Ora bisogna attendere i bandi. Intanto, però, gli operatori interessati a rendere l’offerta più competitiva devono mettere a punto i programmi e predisporre la documentazione richiesta – è la raccomandazione della CNA – per trovarsi preparati quando scatterà il via alle domande sulla piattaforma online. Avendo presente che per l’attribuzione degli incentivi, una volta verificati i requisiti, si terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo delle domande.

C‘è ovviamente grande interesse per il cosiddetto Superbonus 80 per cento, che sostiene l’incremento dell’efficienza energetica delle strutture, la riqualificazione antisismica, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione di piscine termali e l’acquisizione di apparecchiature nei centri termali, la digitalizzazione, l’acquisto di mobili e componenti d’arredo.

Per tutti questi interventi, è riconosciuto un credito d’imposta fino all’80 per cento delle spese ammissibili sostenute a partire dal 7 novembre 2021: si fruisce dell’incentivo per i lavori realizzati da questa data fino al 31 dicembre 2024, così come per quelli avviati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi. In quest’ultimo caso, le spese devono comunque decorrere dallo scorso 7 novembre.

Ai beneficiari del Superbonus 80 per cento (che sarà sia utilizzabile in compensazione sia cedibile) può essere concesso anche un contributo a fondo perduto fino a 40mila euro (ma solo per i lavori partiti dal 7 novembre 2021), elevabili nel caso di interventi per la digitalizzazione e di imprese gestite da donne e/o da giovani.

A copertura della misura, sono stati stanziati 500 milioni di euro: 100 per quest’anno, 180 per ciascuno degli anni 2023 e 2024 più 40 per il 2025.

Il decreto relativo al Fondo interessa la stessa platea di imprese, sempre per programmi di investimento nell’innovazione e nella riqualificazione delle strutture in chiave di sostenibilità ambientale, purché la spesa ammissibile non sia inferiore ai 500mila euro. Gli incentivi sono previsti sotto forma di contributo diretto alla spesa e di finanziamento agevolato (da associare a un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo) per una durata fino a 15 anni, a un tasso d’interesse pari allo 0,50 per cento annuo.

In attesa dei bandi, che dovranno essere pubblicati entro il mese di febbraio, la CNA di Viterbo e Civitavecchia è pronta a informare e ad assistere le imprese. “I decreti indicano i requisiti di partecipazione, la documentazione da presentare, le modalità di trasmissione delle domande e di fruizione degli incentivi. Abbiamo quindi già attivato il servizio agli operatori che vorranno cogliere l’opportunità offerta da misure che – sottolinea Melaragni – accolgono le proposte avanzate dalla CNA ai tavoli con il governo, per favorire l’ulteriore specializzazione di un settore decisivo per l’economia dei nostri territori ma purtroppo ancora in sofferenza per effetto della pandemia”.

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