23 Novembre, 2024
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Cerveteri e Ladispoli, emergenza profughi: i Sindaci chiedono un tavolo di confronto alla Prefettura

La Prefettura di Roma ha inviato a tutti i Comuni dell’Area Metropolitana di Roma un Piano di accoglienza per i profughi richiedenti asilo in Italia.
Il Piano prevede una distribuzione in base alla popolazione residente: nei Comuni di Ladispoli e Cerveteri complessivamente la Prefettura prevederebbe l’arrivo di 116 persone.
“Siamo consapevoli che la nostra Nazione sta affrontando un’emergenza straordinaria- dichiarano Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, e Crescenzo Paliotta, sindaco di Ladispoli- e non vogliamo sottrarci ai nostri ruoli istituzionali.
Inoltre continuiamo a ribadire che accogliere e aiutare il prossimo è un dovere morale. Proprio per questo le nostre Amministrazioni la scorsa settimana, preallertate dalle comunicazioni precedenti, hanno immediatamente avviato un lavoro congiunto attraverso il tavolo territoriale dei Piani di Zona. Abbiamo inoltre scritto una lettera ufficiale all’Area Metropolitana di Roma che illustrava le nostre difficoltà logistiche e chiedeva a tal proposito un incontro di approfondimento e l’elaborazione di una strategia sovracomunale. Con le stesse finalità stiamo inviando un’ulteriore lettera alla Prefettura chiedendo in modo urgente un confronto. È noto a tutti che nei nostri territori non esistono strutture in grado di accogliere e dare assistenza nelle proporzioni richieste dalla Prefettura.
Va considerato che nei due Comuni risiedono già circa 12 mila cittadini stranieri e tra di essi molti hanno già ottenuto asilo politico.Tutto questo dimostra che già da anni sono in atto  positivi processi di integrazione e di accoglienza. Quando si presenta un’emergenza ognuno deve fare la propria parte, ma lo Stato centrale non può pensare di affrontare una situazione così complessa e delicata suddividendo tra le città in modo aritmetico le persone chiedono accoglienza.
Solo un confronto approfondito tra tutte le istituzioni può trovare una soluzione soddisfacente per un problema che deve coinvolgere l’intera  Europa.”-concludono.

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