23 Novembre, 2024
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Manziana, chiusa la piscina comunale

Con ordinanza n. 3 di oggi a seguito della ricezione di apposita comunicazione inviata dagli uffici preposti della Asl, dopo sopralluogo congiunto effettuato in data 16 marzo con il nucleo antisofisticazione sanitaria dei Carabinieri, è disposta la chiusura della piscina comunale. Di seguito il commento del Sindaco Bruni:
“Quello che è accaduto ieri è qualcosa che ci rattrista molto.
Ringrazio i Carabinieri e la Asl per la consueta professionalità, la collaborazione e la delicatezza con cui si sono rapportati alle problematiche emerse: come di consueto hanno svolto il loro lavoro e l’hanno fatto al meglio.
Sembra che l’intervento dei Nas sia stato dovuto ad una segnalazione ricevuta: non ho ovviamente certezza di questa cosa ma spero vivamente che non sia questa la verità.
Lo spero perché altrimenti farei davvero fatica a comprendere chi ha deciso di intraprendere questa strada piuttosto che usare i canali solitamente utilizzati per segnalare eventuali disservizi o problematiche.
In Comune, infatti, fino alla comunicazione odierna della Asl, non sono arrivate lamentele, né attraverso i canali ufficiali, né attraverso quelli ufficiosi.
Anzi, gli ultimi riscontri che ho avuto personalmente parlavano di “una bella piscina”, di “istruttori straordinari” e di una risorsa importante per lo sport comprensoriale.
La piscina comunale, come tutte le piscine al coperto d’Italia, dal 7 marzo 2020 fino praticamente a settembre 2021 non hanno lavorato. Un anno e mezzo senza entrate ma con spese da affrontare. Un anno e mezzo senza attività e conseguentemente senza incassi.
Ecco, credo che, con la dovuta onestà intellettuale e lucidità, sia importante inquadrare la situazione in questo contesto generale.
Sono nella pubblica amministrazione da decenni e mai sono voluto scendere sul piano delle denunce o degli esposti, anche quando magari questa strada sembrava la più semplice e soprattutto la più vantaggiosa da percorrere (ovviamente in termini politici!): credo che vivere in comunità, infatti, sia ben diverso dal fare i giustizieri.
Una logica di questo tipo non è sana. Dietro un’attività come quella della piscina ci sono infatti delle persone: lavoratori, famiglie, ragazzi, genitori, speranze, sogni e tutti i principi che lo sport porta con sé. Se davvero l’intervento dei Nas e della Asl fosse stato “richiesto”, mettiamola così, di sportivo e leale questo gesto avrebbe davvero poco.
Chiudo ribadendo, se mai ce ne fosse bisogno, che da parte dell’Amministrazione comunale c’è il totale impegno, nei limiti imposti dalla legge e dalle proprie competenze, a fare riaprire il prima possibile la nostra piscina: lo dobbiamo in primis ai tanti ragazzi che attraverso i loro genitori da ieri mi scrivono preoccupati perché non potranno più allenarsi.
Sono sicuro che anche i gestori si metteranno subito al lavoro in questo senso seguendo le prescrizioni impartite dalla Asl: sono momenti difficili per tutti, usiamo l’umanità necessaria per risolvere INSIEME anche questa criticità.”

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