25 Novembre, 2024
spot_imgspot_img

Gente sabatina e popolo ucraino, una comunione di intenti “vera”

Marzo, mese che segna la festa della donna, dall’incidente in cui persero la vita molte donne in un edificio newyorkese nel 1908 a oggi, segna una nuova occasione per restare uniti e stringersi attorno al dolore delle famiglie ucraine che improvvisamente si sono ritrovate ad abbandonare la propria vita quotidiana e a scappare dalle bombe che mettono a repentaglio la loro vita. In questo scenario si trovano molte famiglie spezzate, anziani in difficoltà, persone con patologie che hanno bisogno di cure, compresi i bambini, impauriti e disorienti per ciò che sta avvenendo.

Alcuni cercano rifugio nei Paesi vicini, altri restano anche per paura di affrontare le basse temperature e morire di freddo. Sono persone ormai prive o che stanno agli sgoccioli delle risorse, come cibo, acqua e medicinali. A tal proposito, in molti si stanno muovendo per dare un aiuto umanitario, tra questi anche i comuni della nostra zona che si sono mossi per raccogliere generi di prima necessità, come il Comune di Bracciano, ove grazie ai volontari dell’Avab Odv, il cui presidente ha espresso ringraziamento nei confronti dei cittadini, sono stati organizzati scatoloni, con catalogazione per agevolare le operazioni di carico e che sono stati portati con furgoni e un camion a Roma, da dove sono poi ripartiti per arrivare nelle zone colpite dalla guerra. Grande solidarietà anche nelle zone limitrofe come Anguillara e Manziana, nelle cui sedi del Cri, sono stati raccolti soprattutto medicinali con una scadenza superiore ai sei mesi, a seguito di una lista che è stata stilata e che sarà costantemente aggiornata in base alle necessità.

Si ragiona inoltre a una raccolta straordinaria per l’arrivo a Bracciano dei cittadini ucraini. La vicinanza a questo popolo nel Comune di Oriolo, non è solo in generi di prima necessità, ma anche spirituale. Qui infatti si è svoltoun incontro nella chiesa di San Giorgio Martire, presieduto da don Giorgio Pollegioni, don Michele Contadini, il sindaco Emanuele Rallo ed esponenti delle istituzioni locali, tra i quali i vertici della Croce Rossa (comitato Capranica, Bassano e Oriolo), della protezione civile, della Caritas e carabinieri. Tra il pubblico erano presenti anche alcuni ucraini, residenti da anni nella zona, una di loro ha recitato una preghiera in lingua ucraina, il “Padre Nostro”, a conclusione dell’evento.

Claudia Reale

Ultimi articoli