Colloqui telefonico fra il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Nel corso della telefonata, durata circa un’ora, “l’Italia – questo il succo del discorso – è pronta a contribuire al processo di pace “in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia”. Dal canto suo il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha colloquiato con l’omologo ucraino Dmytro Kuleba. “Ho ribadito – assicura Di Maio – il sostegno dell’Italia al popolo ucraino. La prosecuzione dei negoziati tra le parti e una tregua umanitaria che ci porti alla pace sono le priorità. Massimo sforzo per mettere la parola fine alla guerra e ritrovare la stabilità”. Nel frattempo il leader M5s ed ex premier Giuseppe Conte ha ribadito di non voler aumentare gli stanziamenti per la Difesa al 2% del pil entro il 2024. “La nostra posizione – ha spiegato – è sempre stata lineare e coerente. Sin dall’inizio avevo parlato di famiglie e imprese in difficoltà economica. Non ci possiamo permettere di stanziare ulteriori 10-15 miliardi entro il 2024 per ripettare l’originale impegno con la Nato. Ovviamente non vogliamo una crisi di Governo. Siamo una forza responsabile. Vogliamo essere ascoltati”.
Efisio Collu