Kassandra è un romanzo di Mara Alei, capenate d’ origine, scrittrice di diversi romanzi e di racconti editi in varie antologie, pubblicato di recente per Rudis edizioni. L’opera segna un momento fortunato nel percorso narrativo della talentosa autrice che con una scrittura piana, lineare e accattivante ci introduce sin dalle prime pagine in atmosfere tangibili e rarefatte al contempo, in cui tutto è possibile, dove note inquietanti preparano stati di tensione e di suspense per il lettore, sottolineati con fervida vena creativa ed un compiaciuto piglio descrittivo.
La spiccata immaginativa, che anima l’imprevedibile e l’improbabile del romanzo , non disdegna di toccare realtà crude e riprovevoli proprie di una società retriva che ha come tratti caratterizzanti lo sfruttamento del lavoro, il divario tra le classi, l’astuto calcolo economico, la sudditanza della donna.
In tale contesto si impone la figura del protagonista principale, Nikos, uomo solitario, ai limiti della misantropia, che tutti tengono a distanza perché ritenuto una minaccia ed un pericolo per gli altri. In realtà tale personaggio rivelerà parti nascoste ed insospettate della sua natura che ne faranno un emblema della complessità dell’esistenza e dell’uomo, pirandellianamente avvertiti come perenne dissidio tra vita e forma , apparenza e realtà, salute e follia, verità e finzione.
Una lettura così coinvolgente che la si vorrebbe realizzare tutta d’un fiato per cogliere immediatamente la vicenda nella sua intierezza e che ripropone la sublimità della cultura, dell’arte e della bellezza come valori imperituri ed imprescindibili dello spirito. Non mancano continui richiami alla classicità che impreziosiscono e sostanziano la materia trattata, cui non è estraneo l’amore , visto nella sua dualità di sofferenza e riscatto : ” …è per questo che ti amo, perché la tua vita è stata una continua e disperata lotta contro il dolore e la solitudine. Il nuovo mondo, che prenderà vita da noi, dovrà nascere dalle ceneri del dolore, dai resti della sofferenza finalmente sconfitta” . L’elemento femminile si fa profezia, progetto, elevazione , ideale dimora per una fusione di anime . Si è dunque trasportati in un universo in cui tutto può accadere e ribaltare ” schemi predefiniti”, dove l’inaspettato è di rito, secondo lo stile della scrittrice, che ci cattura con imprevisti colpi di scena , come solo la vita, talora , è capace di fare nelle esistenze di tutti.
L’agevole grafica di stampa asseconda la piacevolezza della lettura , che non può non comunicare intense emozioni.
Giuseppina Dibitonto