“Grazie allo stanziamento di ulteriori 580 mila euro, saranno in tutto 32 le dimore e giardini storici, accreditati nella Rete regionale, che sosterremo per lavori di restauro, manutenzione ordinaria e messa in sicurezza che siano in grado di migliorarne l’accessibilità e la fruibilità. In tutto, dunque, mettiamo a disposizione di questi siti straordinari oltre 1,4 milioni di euro grazie ai quali dare nuova vita a luoghi di grande fascino e ricchi di storia, patrimonio fondamentale del nostro territorio di cui tutte e tutti, grazie a questi interventi, potranno godere appieno e in sicurezza”, così il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha commentato l’approvazione dello scorrimento di graduatoria relativo all’Avviso pubblico per la valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale del Lazio.
Con questo ulteriore stanziamento, è stato possibile ammettere a finanziamento i 12 siti che, in prima battuta, erano risultati ammissibili ma non finanziabili per carenza di risorse: 2 in provincia di Frosinone, il Castello Succorte di Fontana Liri e il Parco della Rocca di Torre Colonna di Serrone; uno in provincia di Latina, vale a dire il Palazzo comunale di Ninfa; 3 in provincia di Roma, il Palazzo Baronale Orsini di Anguillara Sabazia, il Museo civico d’arte a Villa De Pisa di Olevano Romano e Villa del Cardinale a Rocca di Papa; 6 in provincia di Viterbo, Palazzo Farnese a Latera, il Palazzo Comunale di Nepi, Palazzo Cecchini Bisoni a Proceno, Villa Savorelli a Sutri, Villa Bruschi Falgari a Tarquinia e Palazzo Farnese a Valentano.
Con questo avviso, i proprietari o gestori dei beni già accreditati nella Rete otterranno contributi fino a 50 mila euro nella misura del 50% delle spese ammissibili per i soggetti privati, del 70% per i soggetti pubblici e del 100% nel caso di piccoli comuni entro i 15 mila abitanti, o per i comuni in stato di dissesto finanziario dichiarato. Tra le spese finanziabili, quelle per esecuzione di lavori, per la progettazione o l’acquisto di attrezzature, allestimenti e arredi. Ammesse anche, per il 5% dei costi complessivi, le spese relative alla promozione e comunicazione del bene e del territorio di riferimento.