Si va alle urne nel Lazio per rinnovare 53 consigli comunali, un test importante soprattutto per gli equilibri tra Lega, FdI e Forza Italia, considerando che si voterà a Frosinone, Viterbo e Rieti, tre roccaforti del centrodestra; mentre, sul fronte opposto, sarà l’occasione per valutare la tenuta e l’eventuale successo della coalizione. Verranno rinnovati otto consigli comunali in provincia di Frosinone, sette in provincia di Latina, sette nel reatino, ventitré a Roma e otto nel viterbese. Fra le tante, a Ladispoli tra i candidati a primo cittadino c’è anche Alessio Pascucci, leader di “Italia in Comune” che, al termine di due mandati a Cerveteri, cerca di conquistare la fascia tricolore nel Comune limitrofo e di sbarrare il passo al leghista Alessandro Grando, che punta invece al bis. E qui va aggiunto che in più occasioni i due contendenti non se le sono mandate a dire.
Quarantuno anni fa cominciò l’odissea di Alfredo Rampi, caduto in un pozzo artesiano a Vermicino. Inutili le parole, più o meno di circostanza. Solo il ricordo.
Senza esclusione di colpi, in politica come in guerra. La “sfida” Russia-Ucraina avrebbe dovuto durare il tempo d’un caffè, sulla carta i primi erano notevolmente attrezzati per la battaglia e i secondi molto più deboli. Così – pare incredibile – ci si è ritrovati invece a vivere tutto e il suo contrario, con la resistenza ucraina a rappresentare un esempio e la sensazione che dall’altra parte lo strapotere russo sia tutt’altro che una certezza. Così, mentre la Russia conta trentunomila soldati uccisi secondo le fonti di Kiev, e la gente continua a fuggire dalla guerra, ci ritroviamo a leggere una notizia della serie “l’Italia comunque sa sempre farsi riconoscere”: tre violiniste russe sono state escluse dal concorso “Lipizer”. Fortuna che alle pendici delle Alpi qualcuno abbia ancora sale in zucca. Per esempio la Fvg Orchestra, che tradizionalmente accompagnava gli artisti in gara. “Non prenderemo parte al concorso internazionale di violino – hanno fatto sapere gli orchestrali – in seguito alla volontà di escludere le tre violiniste russe”. Il miglior modo di “suonarle” a chi prende decisioni, come in questo caso, tutt’altro che accettabili.
I bambini sono la bocca della verità, anche quando si parla di guerra. Un undicenne (che per comodità chiameremo Pierino), dopo aver ascoltato i discorsi dei grandi a tavola, ha posto a madre e padre la più semplice delle domande: “Quel signore (Draghi, nda) ha detto che non bisogna usare l’aria condizionata, che bisogna risparmiare. Ma allora perché il mio amichetto, che è andato con la mamma al lavoro perché i nonni stavano male e i genitori non sapevano a chi lasciarlo, ha detto che al lavoro della madre c’era l’aria condizionata?”. Per la cronaca, la mamma del Pierino in questione lavora in un ministero. Già… perché i sacrifici vengono chiesti al popolo senza riuscire a dare per lo meno una volta uno straccio di esempio?
Chiusura su Gianni Clerici, uno dei giornalisti più eleganti e raffinati degli ultimi cinquant’anni. Tutti a piangerlo. Anche quelli che lo davano per “bollito”, anche quelli che lo consideravano superato. Anche quelli che neanche sapevano esistesse un giornalista di nome Gianni Clerici.
Massimiliano Morelli