Miglioramento dei servizi cimiteriali a Roma, collaborazione con le imprese funebri e abolizione della tassa sulle cremazioni effettuate fuori dal cimitero di Prima Porta. Sono stati questi i temi al centro di un incontro tra il direttore dei Servizi Funebri e Cimiteriali di AMA, Vitaliano De Salazar, e i rappresentanti di Federcofit e Feniof, le federazioni nazionali più rappresentative delle imprese del settore funebre. Al termine dell’incontro, le due federazioni hanno voluto esprimere il proprio apprezzamento nei confronti delle istituzioni capitoline per gli importanti risultati a cui stanno pervenendo in questo settore.
“L’assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi si è fatta promotrice di una delibera, approvata all’unanimità dall’Assemblea capitolina, che ha soppresso la tariffa relativa alle cremazioni che avvengono fuori dal cimitero Flaminio”, hanno dichiarato Federcofit e Feniof. “Un gesto nobile e giusto, accolto con favore dalla città e dagli operatori, che consegue l’obiettivo di favorire le famiglie dolenti e nel contempo semplificare le procedure di cremazione, pratica conseguente al servizio funebre sempre più richiesta dai cittadini. Unitamente all’assessore Alfonsi, vogliamo anche ringraziare il direttore Vitaliano De Salazar per il dialogo con noi intessuto in questi mesi, a dimostrazione del fatto che il confronto costante costituisce il miglior vettore di soluzioni”.
“Federcofit e Feniof constatano con soddisfazione la volontà delle istituzioni romane di alimentare il rapporto con le imprese funebri per recepire analisi ed esigenze che hanno lo scopo di migliorare i processi di lavoro, snellire la burocrazia, ottimizzare le risorse a disposizione, agendo in un quadro normativo sempre più chiaro e funzionale per tutti”, hanno concluso le due federazioni. “Auspichiamo dunque che tale rapporto trovi una dimensione temporale periodica, per procedere in forma congiunta alla soluzione di tutte le questioni in campo e concorrere al decoro del settore con conseguente beneficio dell’utenza toccata da eventi luttuosi”.