25 Novembre, 2024
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Prezzi, la top 30 dei rincari

L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat resi noti ieri sull’inflazione tendenziale di luglio per stilare 3 classifiche dei rialziprodotti alimentari, caro vacanze e quella relativa a tutti i beni e servizi.

Per la top 30  relativa a tutto il paniere Istat, vincono i Voli europei letteralmente decollati del 168,4% su luglio 2021, al 2° posto i Voli intercontinentali volati del 125,7%. Medaglia di bronzo all’Energia elettrica del mercato libero (+109,2%) che batte il Mercato tutelato fermo al 5° posto con un ben più basso +57,3%.

“Il fatto che il rincaro del mercato libero sia quasi il doppio di quello del tutelato, 1,9 volte in più, dimostra come non ci sia ancora abbastanza concorrenza nel settore dell’energia e come non si possa eliminare il mercato tutelato e il ruolo di Acquirente unico. Per una famiglia vuol dire una stangata media pari a 690 euro su base annua per il libero contro i 362 euro del tutelato, una differenza abissale, da cui si salvano solo i fortunati che avevano sottoscritto lo scorso anno un contratto a prezzi fissi e non hanno subito variazioni contrattuali” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Al 4° posto l’Olio diverso da quello di oliva (+65,8), 1° per gli alimentari, al 6° il Gasolio per riscaldamento (+52,5%), poi il Gas del mercato tutelato con +43,2% (il dato tendenziale del mercato libero non è ancora rilevato dall’Istat), Gpl e metano (+38,6%), al 9° il Burro (+32,3%), al 2° posto degli alimentari. Chiude la top ten il Gasolio per mezzi di trasporto (+30,9%).

All’11° posto i Voli nazionali (+26,9%), poi la Pasta (fresca e secca) con +26,3%, che vince la Medaglia di Bronzo per gli alimentari, il Noleggio mezzi di trasporto e sharing (+24,4%).

Oltre alla Benzina (15°, +22,3%), si segnalano Farina (16°, +21,6%), Riso (18°, +19,1%) e Margarina (19°, +18,9%), rispettivamente al 4°, 5° e 6° posto nella top ten del cibo. Concludono la top 20 i vegetali come cetrioli, melanzane e zucchine (+18,8%), al 7° posto per il cibo. Si segnalano poi nella top 30 i Gelati (22°, +17,8%), in ottava posizione per gli alimentari, Alberghi e motel (23°, +16,6%), il Pane confezionato che con +16,1% si colloca in 25° posizione (9° per il cibo) e che batte il pane fresco fermo a +11,1%. Il Latte conservato con +16% è al 26° posto della classifica generale e chiude la top ten del cibo. La top 30 assoluta termina con pesche (+14,8%) e meloni e cocomeri (+14,6%).

Nulla di buono anche per chi è in ferie. Togliendo dalla classifica i rialzi esorbitanti dei costi di trasporto, dai voli ai carburanti, già indicati nella classifica generale (salvo il trasporto marittimo che segna un +9,1%) e limitandosi alle vere voci tipicamente legate alle vacanze e all’estate, ossia alle divisioni di spesa Ricreazione, spettacoli e cultura e Servizi ricettivi e di ristorazione, al 1° posto della top ten dei rincari sulle vacanze ci sono gli Alberghi e motel con +16,6%. Medaglia d’argento per le Pensioni con +9,4%. Al 3° i Pacchetti vacanza nazionali con +5,7%. Non va meglio per chi vuole mangiare fuori. Al 4° posto Pasto in pizzeria (+5,4%), poi i Fast food e servizi di ristorazione take away (+5,2%), al 6° con +5% le Consumazioni di prodotti di gelateria e pasticceria come il gelato artigianale (da non confondere con i gelati confezionati che comperiamo al supermercato che salgono del 17,8%). Seguono Ristoranti con +4,8%, Bar (+4,6%) e Musei (+3,6%). Chiudono la top ten le Manifestazioni sportive e il Cinema, entrambe a +2,4%.

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