“Gentile dott. Dell’Arti,
mi sento in dovere di replicare al suo articolo dedicato alla morte di Laura Antonelli e pubblicato oggi dalla “Gazzetta dello Sport”.
Sento questo dovere soprattutto per il ricordo dell’attrice, che sicuramente aveva attraversato momenti difficili nella sua vita ma che, da suo tutore nominato dal giudice, posso con certezza affermare non era certo finita “sola e povera”, come molti hanno scritto purtroppio in questi giorni.
Laura Antonelli aveva scelto di vivere in questo territorio molti anni fa, quando non aveva problemi economici e aveva acquistato una villa nella campagne tra Cerveteri e Ladispoli.
Aveva scelto questa zona vicino Roma perchè, come ci ha raccontato molte volte, amava la bellezza di una terra che andava dal mare al lago di Bracciano, passando per il verde dei boschi e delle campagne.
Dopo le disavventure giudiziarie che tutti conoscono, Laura aveva scelto una dimensione più privata, meno esposta e più lontana dal quel mondo del cinema da cui si sentiva tradita.
È per questo che aveva scelto Ladispoli, quella che per lei era una piccola città dove sentirsi più sicura e protetta: quello di essere nostra cittadina era stata quindi una scelta libera e consapevole, certo non dettata da problemi economici.
Laura non era “sola”, se non quando voleva e nella misura in cui desiderava esserlo: ogni giorno persone incaricate del Comune si recavano da lei, le facevano compagnia, oltre a tenere in ordine la casa.
E Laura non era “povera”, poteva contare sull’abitazione e su più di mille e cinquecento euro al mese: sufficienti per lei che aveva fatto della austerità, della riservatezza e della semplicità i modelli di riferimento della sua vita.
La morte improvvisa è stato un dolore per tutti noi, soprattutto per chi conosceva quanto la sofferenza del passato l’avesse segnata.
Ladispoli l’ha rispettata nel suo desiderio di vivere senza clamori e oggi la piange come una illustre concittadina che non c’è più.
Dedicheremo un luogo della città a Laura Antonelli, per ricordarla sempre e per ringraziarla di aver scelto Ladispoli come luogo dove ritrovare la sua serenità.
La Ladispoli del mare, delle Oasi naturalistiche, della macchia mediterranea e del Castello Odescalchi sul mare, del borgo dei pescatori di Palo.
Quella della accoglienza e della interculturalità, la Ladispoli dove non ci sono solo “palazzoni”
Un cordiale saluto.”
Il Sindaco Crescenzo Paliotta