Torna l’evento autunnale tra sapori e calore del territorio
Venerdì 14 e sabato 15 è tornata, dopo due anni di stop imposto dalla pandemia, la Sagra della Castagna, uno degli eventi più attesi dai manzianesi e dai turisti. Un ritorno con presupposti di cautela, la cui riuscita ha, però, esasperato ogni più ottimistica aspettativa; qualsiasi stima numerica, che comunque è nell’ordine delle migliaia a doppia cifra, non renderebbe quanto il colpo d’occhio di Corso Vittorio Emanuele, Via Roma e Piazza Tittoni gremite quasi a voler irridere quel maligno impedimento infettivo che per due anni ha impedito di mettere in moto una macchina così perfetta. Gli oltre duecento volontari dell’Associazione Culturale della sagra della castagna locale hanno allestito stand gastronomici ed eventi, curando minuziosamente ogni più piccolo particolare necessario al perfetto funzionamento dell’intento di far assaporare per due giorni i sapori e le autenticità locali. I menu assortiti dai prodotti autunnali sono stati letteralmente presi d’assalto da file chilometriche e pazienti di persone di ogni età; funghi porcini declinati in diverse pietanze, acquacotta, e ovviamente ricette succulente alle castagne, vino locale e selvaggina, hanno estasiato gli intervenuti in un clima allegro e rilassante. Dulcis in fundo, le caldarroste, realizzate in scenografici padelloni orchestrati da mani sapienti e veterane.
Diversi gruppi musicali hanno coinvolto gli astanti fino a tarda ora, disinibendo i movimenti convenzionali in una danza collettiva, spensierata e vivace. Durante il giorno si sono esibiti numerosi artisti di strada, sono state predisposte aree di intrattenimento per bambini, aree degustazioni, esposizioni di artigianato locale.
All’eccellente riuscita della manifestazione, ha contribuito un piano di sicurezza accuratamente preordinato, realizzato e gestito da forze dell’ordine schierate in numero considerevole, coadiuvate da polizia locale, volontari di diversi gruppi di Protezione Civile, Croce Rossa e agenzie di sicurezza private.
La stanchezza degli organizzatori, ben ripagata dalla risposta di massa, è testimonianza e metafora di un territorio tenace e sicuro delle proprie potenzialità, che ha dimostrato ancora una volta di non temere i colpi di vento durante i temporali della storia, forti di un sole che da queste parti, sa sempre farsi spazio tra le nubi.
Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice L’agone