Un vero e proprio fulmine a ciel sereno!
Di questo tratta la nuova installazione permanente che l’artista romano Mauro Magni –
residente da quindici anni a Trevignano Romano, con studio nella vicina Sutri ed operante
in ambito nazionale ed internazionale – ha realizzato per il neonato LLART Lamone Land
Art: un progetto artistico curato da Mara van Wees, all’interno della suggestiva Riserva
Naturale Regionale della Selva del Lamone a Farnese, comune viterbese ai confini della
Toscana.
“FRONTAC a ciel sereno”, collocata su una suggestiva colata di “murce” – magma
solidificato di 150.000 anni fa e frammentato in rocce – è il nome di questa prima opera
che l’8 ottobre scorso, “18a Giornata del Contemporaneo”, ha avviato con Magni il
progetto di arte contemporanea nella selva. Tratto dalla lingua etrusca, giacché il
misterioso popolo nella Selva era di casa, sta a significare “relativo al fulmine”.
L’imponente installazione in ferro rifinito in lamina dorata, è infatti la stilizzazione di una
saetta alta quasi sei metri, realizzata da Magni a Ronciglione nell’officina della ditta
metallurgica Vittorio Costantini in una felice sinergia di esperienze e professionalità, col
prezioso supporto del titolare e l’assistenza di Emanuele Mengoni.
Un lavoro scultoreo site-specific pensato appositamente per dialogare con l’identità della
Selva del Lamone, con la sacralità di questo splendido luogo, e in linea con la ricerca
dell’artista sul tema del conflitto umano e del rapporto Uomo-Natura. Di fatto un monito
che ci ricorda l’imprevedibilità delle cose, un invito al “carpe diem”, a cogliere quell’attimo
che la vita ci offre, come pure a non dimenticare che la Natura è sempre pronta a
mostrarci il suo dominio e quindi l’invito a rispettarla.
Dello stesso autore, anche l’opera ambientale “Horus”, un grande cerchio di fuoco in
acciaio corten ed oro zecchino realizzato nel 2021 a Pietrapertosa in Basilicata, mentre è
presente anche a Viterbo con l’opera permanente “Marte (Gaza)”, dipinta nel 2015 sulla
facciata di Palazzo Perotti nei pressi di Piazza S. Carluccio: una torre babelica con una
preghiera di pace, una riflessione sui conflitti umani che divengono conflitti di guerra.
Anche questo un monito lanciato sette anni fa da Magni, e proprio in questi drammatici
tempi di guerra, quanto mai tristemente attuale.
L’opera permanente, “Frontac, a ciel sereno” dalla mattina al tramonto, ci attende quindi
d’ora in poi a Farnese nella rigogliosa Riserva del Lamone: un’immersione nella natura
che fa bene allo spirito ed offre una buona occasione di riflessione unita ad una
riconnessione con noi stessi, come a volte l’arte contemporanea sa offrire.
Sempre a Farnese, parallelamente all’installazione presente nella Selva, fino al 9
novembre sarà poi possibile visitare “Nel magma”, mostra personale di Mauro Magni
presso il Museo Civico F. Rittatore Vonwiller, curata da Caterina Pisu.
Nell’esposizione, alcuni dipinti e piccole opere scultoree dell’autore che ci raccontano il
rapporto dell’Uomo con la Natura ed in particolare con l’elemento fuoco, riportandoci alle
caratteristiche della Selva del Lamone e alla natura vulcanica di questo luogo suggestivo.
Questo sito si presenta quindi come posto ideale per accogliere alcuni “Vulcani” di Magni,
soggetti protagonisti di un ciclo pittorico – figlio dell’originaria ricerca sulla “Montagna”
originata dall’osservazione di Rocca Romana, monte dominante il lago di Bracciano –
unitamente a sculture ceramiche simbolo dell’unione dei quattro elementi naturali: un
dialogo tra terra fuoco acqua e aria e creatività.
Il museo è intitolato al famoso archeologo Ferrante Rittatore Vonwiller che proprio nella
Selva del Lamone iniziò la sua carriera con la scoperta del sito di Sorgenti della Nova.
Mauro Magni
“Nel Magma” a cura di Caterina Pisu
Museo Civico F. Rittatore Vonwiller, via Colle San Martino, 1 – Farnese (VT)
Apertura museo: mercoledì e venerdì h. 9:30-17:00
Durata della mostra: 8 ottobre – 9 novembre 2022
https://murvfarnese.wordpress.com