La tornata elettorale si chiude secondo pronostico
Finalmente la voce reboante che invocava il ricorso alle urne si è placata; le elezioni sono avvenute il 25 settembre e la Destra ha raggiunto il suo obiettivo, direi un po’ malconcio. La Destra ha vinto, ora dimostri di saper governare e “vincere” le urgenze dilaganti.
La Sinistra intanto è stata battuta, ha perso il segretario Letta, che pure era stato chiamato dal partito, ha aperto l’iter all’immediato congresso e si prepara a fare opposizione in Parlamento.
Sono i due “attori” che si contendevano la vittoria, gli altri sono attori minori, urticanti e attivi responsabili della sconfitta elettorale della Sinistra.
Le cause
Le cause, a seconda del punto di vista, sono positive o negative. Positive per la Destra perché nonostante le diatribe interne ha saputo by-passarle, in campagna elettorale, e gli elettori l’hanno premiata. Vero è, però, che i commenti internazionali sono di assoluta prudenza, nonostante Giorgia Meloni abbia pronunciato all’indomani della vittoria la parola “responsabilità”.
Negative per la Sinistra perché, per la sua natura litigiosa, ha tenuto a rimarcare le differenze interne dichiarandole inconciliabili e quindi le “varie anime” hanno preferito separarsi in “casa progressista”, sostenendo poi all’unisono il caro bollette, il sussidio alle povertà, la guerra in Ucraina e la grave situazione economica.
Forse sarebbe stato più opportuno, viste le convergenze, focalizzare tre o quattro proposte comuni, che tenessero conto dei bisogni immediati delle famiglie e delle imprese, invece di evocare fantasmi e spauracchi inutili.
Gli effetti
Quali possono essere gli effetti del nuovo governo. Difficile prevederlo anche perché il linguaggio moderato che ora usa la Meloni è diverso dal precedente.
A oggi non ci sono segnali di ottimismo, sia perché le future forze di governo non hanno ancora raggiunto alcun accordo sulla “spartizione” dei ministeri, almeno per quanto finora è trapelato, sia perché non si conosce alcuna anticipazione riguardo i provvedimenti urgenti che vorranno adottare.
La flat tax, l’aumento delle pensioni, la rinegoziazione del Pnrr, per esempio, non lasciano tranquilli né i mercati né gli italiani, perché la loro applicazione significherebbe accrescere il disavanzo pubblico.
Lo spread è un punto nodale per i tassi del debito e va tenuto sotto controllo; alla nomina di Mario Draghi si era posizionato al di sotto di 86 punti base, è cresciuto molto all’annuncio delle sue dimissioni.
L’ultima nota di aggiornamento di economia e finanza 2022, pubblicata dal Consiglio dei Ministri il 28 settembre 2022, fa sapere che “le prospettive risultano meno favorevoli in ragione del marcato rallentamento dell’economia globale e di quella europea, principalmente legato all’aumento dei prezzi dell’energia, all’inflazione e alla situazione geopolitica”.
Riguardo l’approvvigionamento del gas siamo al 90%, perché ci siamo avvalsi, in aggiunta a Gazprom, dei nuovi fornitori di Algeria, Norvegia, Egitto, Qatar, Azerbaigian. Secondo il ministro per la Transizione ecologia, Roberto Cingolani «a eccezione di eventi catastrofici, l’Italia ha un inverno coperto».
L’auspicio, che il nuovo esecutivo si attivi con competenza e responsabilità sulle emergenze in corso e dia segnali incoraggianti agli italiani, all’Europa e al mondo.
Franco Marzo