“La fotografia del Programma Nazionale Esiti relativi all’anno 2021 vede le strutture del Lazio protagoniste e sempre presenti tra le prime nelle classifiche delle prime 10 strutture per le diverse categorie. Per quanto riguarda ad esempio la mortalità a 30 gg dopo intervento di bypass aortocoronarico, sono ben tre le strutture con i volumi maggiori e risultati migliori, Policlinico Gemelli, Campus Biomedico e l’azienda ospedaliera San Camillo. Per quanto riguarda l’accesso tempestivo all’angioplastica negli infarti gravi, tra le prime 10 strutture italiane troviamo l’azienda ospedaliera universitaria di Tor Vergata e l’ospedale Spaziani di Frosinone. Per quanto riguarda i volumi di interventi per le fratture di femore troviamo l’azienda ospedaliera San Giovanni e per la proporzione di fratture operate entro le 24 ore l’ospedale Sandro Pertini, il Campus biomedico e l’azienda ospedaliera San Camillo. Per i volumi di chirurgia oncologica, l’azienda ospedaliera universitaria Sant’Andrea è la struttura in Italia che fa più interventi per tumore del polmone, l’Istituto Regina Elena (IFO) è tra le prime 10 strutture per volume di interventi per tumore della prostata e il Policlinico Gemelli è la struttura italiana che fa più interventi per carcinoma dell’ovaio. Si tratta quindi di strutture di Roma, ma anche della provincia, pubbliche e private, segno del grande lavoro fatto per il miglioramento della qualità”.
Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato presentando l’aggiornamento semestrale dei dati PreVale 2022 sui volumi ed esiti delle cure. Il monitoraggio dei volumi e degli esiti nel Lazio per il tramite del PReVale, sviluppato dal Dipartimento di Epidemiologia, è una attività costante della Regione Lazio ed ogni anno vengono presentati e condivisi con le aziende ed i professionisti i punti di forza e le criticità per promuovere il miglioramento continuo della qualità delle cure.
“Entrando nello specifico gli indicatori di volume dell’attività del Rapporto PreVale nel Lazio confermano un aumento che ci riporta alla fase pre-Covid” spiega D’Amato.
Ad esempio, nel 2020 e nel 2021 si era osservata una riduzione dei ricoveri per frattura di femore (dai 9.800 medi annui nel periodo 2017-2019 a 8.800 nel 2020-2021) e infarto acuto del miocardio che si riducono ulteriormente (9.800 nel 2019, 8.060 nel 2020 e 7.660 nel 2021). Nel primo semestre del 2022 si osserva invece un aumento per entrambi i volumi di attività (rispettivamente 4.495 e 4.074 ricoveri nel periodo analizzato). Sia gli interventi di sostituzione protesica dell’anca che quelli di ginocchio, dopo il calo registrato nel 2020, crescono nuovamente nel 2021, superando anche i volumi del 2019 per l’anca (9.830 nel 2019, 8.570 nel 2020 e quasi 10.000 nel 2021) e ancora lievemente inferiori per il ginocchio (7.220 nel 2019, quasi 6.000 nel 2020 e 6.800 nel 2021). La tendenza all’aumento dei volumi di attività si conferma anche nel primo semestre del 2022 sia per la protesi di anca (5.598 ricoveri in sei mesi) che per la protesi di ginocchio (4.236 ricoveri in sei mesi); quest’ultimo dato sembrerebbe superare anche i volumi del 2019 nella proiezione a un anno completo di attività”.
Anche la chirurgia valvolare cardiaca, che era diminuita nel 2020, è invece ripresa nel 2021, in particolar modo per quanto riguarda la chirurgia per via transcatetere. Il Lazio è la prima regione in grado di misurare separatamente il volume e gli esiti degli interventi fatti a cuore aperto o per via transcatetere. La ripresa dei volumi di attività si osserva anche nel primo semestre del 2022 per gli interventi totali (1.469 ricoveri in sei mesi) e per gli interventi eseguiti per via transcatetere (508 ricoveri in sei mesi), che sono aumentati in proporzione maggiore. Il Lazio è la prima regione a rendere disponibili i dati degli interventi sulle valvole cardiache separando la tipologia di intervento (per via transcatetere o open).
Anche gli interventi per tumore maligno della mammella aumentano nel 2021; erano diminuiti di molto nel 2020 (5.770 rispetto ad una media stabile di 6.300 annui nel periodo 2017-2019), per poi risalire a 6.350 nel 2021. Nel primo semestre 2022 il volume di ricoveri è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al periodo precedente (3.162 ricoveri in sei mesi).
Il numero di parti nel Lazio è in continua diminuzione, in linea con il trend nazionale, con circa 17.400 parti in meno nell’ultimo anno di analisi rispetto al 2012 (da circa 55.000 parti nel 2012 a 37.079 nel 2021), una riduzione di circa 1.500 parti dal 2019 al 2020 e una ulteriore diminuzione di circa 800 parti nel 2021 rispetto all’anno precedente. Le modalità di conferimento dei dati sui parti non consentono di produrre stime attendibili per il primo semestre.