Il saluto e l’incoraggiamento di Papa Francesco, la vicinanza della Chiesa italiana, il dialogo con i rappresentanti del Governo e delle istituzioni, che ne riconoscono il significativo contributo di dinamico soggetto del Terzo Settore (in tutt’Italia e a fianco degli italiani all’estero). Il Movimento Cristiano Lavoratori celebra, convocando a Roma una rappresentanza dei dirigenti delle realtà di base diffuse su tutto il territorio nazionale, il cinquantesimo dalla sua costituzione. Con il presidente Tonino Di Matteo il Movimento Cristiano Lavoratori riafferma “la natura di movimento ecclesiale, sociale e popolare, impegnato nella testimonianza nel mondo del lavoro e nell’opera di artigiani della pace partendo dal servizio che pone sempre la persona al centro”.
Gli esponenti del MCL sono stati ricevuti in udienza privata questa mattina in Vaticano da Papa Francesco. Nutrita la delegazione del Governo che ieri, nella sala conferenze dell’Ergife Hotel di via Aurelia, ha portato un saluto non formale ai delegati, cui è stato indirizzato anche un videomessaggio del presidente del PPE Manfred Weber. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano ha colto l’occasione per ribadire che “per l’Esecutivo è centrale la questione del lavoro, per questo nella Legge di Bilancio abbiamo voluto iniziare un percorso che sposti risorse dai sussidi alla decontribuzione per creare lavoro”. Sulla stessa linea il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani – al quale è stata affidata la consegna degli attestati ai rappresentanti del Movimento al di fuori dei confini – che ha richiamato “l’attenzione al confronto con i corpi intermedi che rappresentano i lavoratori, ma anche l’avvio di provvedimenti a favore di chi ha lavorato, con l’incremento delle pensioni minime”. Sull’impegno per “una piena attuazione del principio di sussidiarietà nella costruzione di risposte ai bisogni delle persone, con una cooperazione ampia con le forze sociali e del volontariato, grande eccellenza italiana” si è invece soffermata la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella.