26 Dicembre, 2024
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In Liguria si discute la legge sui servizi funerari

“Non si può concepire una modifica ad personam della legge regionale ligure sui servizi funebri e cimiteriali per una o più realtà locali, visto che lo scopo di questa legge è proprio quello di garantire concorrenza leale e pari opportunità”. E’ quanto dichiara Cristian Vergani, presidente nazionale di Federcofit, la Federazione del comparto funerario italiano, in vista della discussione in Consiglio Regionale di questa legge prevista per martedì prossimo 20 dicembre, alla luce della richiesta di modifica promossa dal consigliere Davide Natale (Pd) e anche a seguito delle polemiche con la Pubblica Assistenza di La Spezia sull’incompatibilità tra attività funebre e servizio di ambulanze. “Già nel 2021, l’argomento dell’incompatibilità era stato discusso in Regione”, ricorda il presidente di Federcofit, “e si era risolto con una concessione di una proroga dei termini di 36 mesi dalla pubblicazione della legge per chi doveva provvedere alla separazione societaria”.

Attualmente, in Liguria operano oltre 150 imprese di pompe funebri per un totale di circa 500 addetti. “Queste imprese non hanno nulla da eccepire al testo della legge regionale, anzi vi riconoscono la possibilità di agire ad armi pari”, sottolinea Vergani. “L’incompatibilità tra attività funebre e servizio di ambulanza, normata con pari tenore in molte legislazioni regionali e nell’ultima proposta di legge nazionale a firma di Lega, Forza Italia e, si sottolinea, anche Pd, si risolve con una separazione societaria. Riteniamo disdicevole il fatto che la Pubblica Assistenza spezzina e anche il consigliere Davide Natale abbiano paventato la nostra volontà di far chiudere una realtà virtuosa e al servizio della comunità. La nostra posizione non porta alla chiusura di nulla, né alla perdita di posti di  lavoro. Semplicemente chiarisce che si tratta di lavori differenti, ognuno con regole proprie e produzione di requisiti, come uomini e mezzi, che è bene mantenere separati. Tante realtà in Italia si sono adeguate, proprio perché si tratta di una pacifica coesistenza tra strutture con obiettivi diversi”.

“Se, a quanto apprendiamo dalla stampa, già ora la Pubblica Assistenza spezzina non opera in regime agevolato di tassazione, ma anzi deve sostenere costi del personale maggiori e fare acquisti attraverso gare ad evidenza pubblica, non si vede quale sia il problema nel procedere alla separazione societaria, in quanto non produrrebbe alcun effetto negativo”, conclude Vergani. “Per questo motivo, in vista della discussione della legge regionale prevista per martedì prossimo 20 dicembre, abbiamo chiesto formalmente al presidente del Consiglio Regionale, on. Gianmarco Medusei, di essere auditi per presentare la nostra posizione. In definitiva, condividiamo quella corrente di pensiero che ritiene etica la separazione netta tra attività funebri e attività sanitarie e parasanitarie, già esplicitata in numerose leggi, e riconosciamo al testo di legge della Liguria la stessa ispirazione”.

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