Via libera dalla V commissione del Consiglio regionale del Lazio al nuovo regolamento che disciplina Bed and breakfast e altre strutture ricettive extralberghiere, quali affittacamere, ostelli, case per vacanze e per ferie, residenze di campagna, rifugi montani ed escursionistici. Lo schema di delibera, che questo pomeriggio ha ottenuto il parere favorevole all’unanimità e con osservazioni della commissione presieduta da Cristian Carrara (Pd), torna ora in Giunta per l’approvazione definitiva.
Come già avvenuto per i regolamenti sulle strutture alberghiere e sulle strutture ricettive all’aria aperta, anche in questo caso le modifiche risultano necessarie per adeguare la normativa alle novità introdotte dalla legge regionale 8/2013 in materia di organizzazione del sistema turistico e di semplificazione delle strutture ricettive. Il testo, quindi, definisce anche per le strutture extralberghiere le modalità di presentazione della Segnalazione di inizio attività che, in base alla nuova disciplina regionale, costituisce l’unico adempimento necessario per avviare l’attività. Il regolamento, inoltre, individua caratteristiche, livelli di classificazione e categorie, requisiti delle strutture e periodi di apertura annuali e stagionali, stabilendo gli indirizzi per assicurare livelli minimi di uniformità sul territorio regionale rispetto ai procedimenti finalizzati alla classificazione e alla regolamentazione dell’attività.
Per il direttore dell’Agenzia regionale del Turismo Giovanni Bastianelli, si tratta “di un regolamento del tutto nuovo, che snellisce la parte descrittiva delle strutture”; “il sistema premiante per chi esercita l’attività in forma imprenditoriale è forte”, ha proseguito Bastianelli, “e viene utilizzato attraverso lo strumento dei giorni di chiusura, disciplinati dai Comuni in base all’art. 3, per chi esercita l’attività in forma non imprenditoriale”. Tra le novità principali evidenziate da Bastianelli, le tipologie di struttura ricettiva come gli Hostel (denominazione cui un’osservazione dei consiglieri del Movimento 5 stelle ha proposto però di sostituire quella di “ostelli”), le Country house e i rifugi escursionistici. Importante anche l’art. 2, specie con riferimento ai commi 3 e 4, che disciplinano le comunicazioni riguardanti rispettivamente la sicurezza e la rilevazione di flussi turistici.
Numerose le osservazioni approvate dai consiglieri, che sono state presentate dal presidente Carrara, da Daniela Bianchi ed Eugenio Patanè (Pd) e dai consiglieri del Movimento 5 stelle Gianluca Perilli e Gaia Pernarella; tra queste ultime, spiccano quella che inserisce all’articolo 14 del regolamento, tra i documenti da allegare alla Scia da parte del gestore, la certificazione antimafia e quella che aggiunge, all’art. 17, agli obblighi a carico dei gestori quello di esporre ben visibile nella struttura il marchio turistico regionale.
Presenti alla seduta anche i consiglieri Cristiana Avenali (Pd), Marta Bonafoni (SEL), Gianpaolo Manzella (Pd), Piero Petrassi (Centro democratico) e Gianluca Quadrana (Lista civica Zingaretti).