Nella seconda edizione del “Key figures on the European food chain“, documento pubblicato di recente da Eurostat, è riportata una selezione di dati provenienti dalle statistiche sull’agricoltura e sulla pesca che permette di fare una fotografia del settore agricolo dell’Unione europea.
In un precedente articolo abbiamo riportato i dati che descrivono il patrimonio zootecnico dell’UE. Ora andiamo ad analizzare nel dettaglio la produzione di carne.
Produzione di carne
Un migliore welfare migliora la salute degli animali e la qualità degli alimenti. Nel contesto della strategia “Farm to Fork Strategy”, la Commissione europea prevede di rivedere la legislazione relativa alla macellazione degli animali in modo che sia allineata alle ultime evidenze scientifiche, ampliandone l’ambito di applicazione, facilitandone l’applicazione e, in ultima analisi, garantendo un livello più elevato di protezione/benessere degli animali.
Nel 2021 sono state prodotte nell’UE 23,4 milioni di tonnellate di carni suine, con un aumento moderato rispetto al 2020 (+1,6 %) che ha permesso di raggiungere un nuovo picco. Si stima che siano stati prodotti 13,2 milioni di tonnellate di carne avicola, quasi il doppio della quantità di carne bovina prodotta (6,8 milioni di tonnellate). L’UE ha poi prodotto quantità decisamente inferiori di carne ovina e caprina.
Fig. 1 – Produzione di carne (migliaia di tonnellate, UE, 2021)
Cresce la produzione di carne suina, in calo quella bovina
L’atteggiamento dei consumatori nei confronti del consumo di carne è stato influenzato anche dalle linee guida riguardanti diete sane. Nel periodo 2006-2021 si è registrato un aumento rapido e relativamente uniforme della produzione di carne avicola, con un aumento complessivo della produzione dell’UE stimato del 41 %.
Il livello di produzione di carne suina è aumentato del 9,4 %, sebbene la maggior parte di questa crescita si sia verificata dopo il 2013; si noti che la crescita della produzione di carne suina è stata raggiunta nonostante un calo del numero di capi.
Per contro, la produzione di carne bovina è diminuita del 7,4% tra il 2006 e il 2021; la maggior parte della diminuzione è concentrata nel periodo fino al 2014.
La produzione di carne ovina e quella di carne caprina sono diminuite di circa il 40% rispettivamente nei periodi 2006-2009 e 2006-2014, dopodiché i loro livelli di produzione sono stati più stabili.
Fig. 2 – Andamento della quantità di carne prodotta (2006 = 100 sulla base delle tonnellate, UE, 2006–2021)
Principali produttori
Poco più di un quinto di tutta la produzione di carne bovina dell’UE proveniva dalla Francia (20,9 %, pari a 1,4 milioni di tonnellate), con quote relativamente elevate per la Germania (15,8 %), l’Italia (11,0 %), la Spagna (10,6 %) e l’Irlanda (8,7 %).
La Spagna deteneva la quota più elevata della produzione di carne ovina dell’UE (28,0%, pari a 120 mila tonnellate), mentre la maggior parte della produzione rimanente nell’UE proveniva dalla Francia (19,0 %), dall’Irlanda (14,8 %) e dalla Grecia (12,0 %).
Nel 2021, poco più di un quinto (22,1 %, ovvero 5,2 milioni di tonnellate) della produzione di carne suina dell’UE proveniva dalla Spagna, con un contributo analogo fornito dalla Germania (21,2 %), mentre i restanti Stati membri dell’UE detenevano quote a una cifra.
Il livello più elevato di produzione di carne avicola è stato registrato in Polonia (19,2 % del totale dell’UE, pari a 2,5 milioni di tonnellate), mentre la Francia (12,5 %), la Spagna (12,3 %), la Germania (12,0 %) e l’Italia (10,4 %) hanno registrato quote a due cifre della produzione UE. (fonte e grafici Ruminantia)
Fig. 3 – Quota della quantità di produzione di carne dell’UE (%, 2021)