Con un intervento che entrerà “nella storia della medicina”, a Kiev una squadra di chirurghi ha estratto una granata russa non esplosa dal corpo di un soldato ucraino, salvandogli la vita. L’operazione è riuscita, affermano le autorità sanitarie, e il soldato, che ha 28 anni, sta ora affrontando il necessariamente lungo periodo di convalescenza. L’operazione è stata eseguita senza utilizzare l’elettrocoagulazione perché “la granata poteva esplodere in qualsiasi momento”, ha sottolineato Maliar, aggiungendo che due genieri erano presenti durante l’intervento per assicurati che fosse condotto in sicurezza. Una squadra di genieri ha in seguito neutralizzato l’ordigno, ha detto il consigliere ministeriale per gli affari interni dell’Ucraina, Anton Gerashchenko-