22 Novembre, 2024
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Oggi (e domani) a Roma si parla di endometriosi

Tutto pronto per il weekend dedicato alla consapevolezza sull’endometriosi: sabato 25 e domenica 26 marzo Roma ospiterà una serie di iniziative promosse dall’Associazione Lotta Italiana per la Consapevolezza sull’Endometriosi in collaborazione con l’ASL Roma 1. “Siamo convinti che la sinergia tra le Istituzioni e le Associazioni siano fondamentali per favorire la conoscenza sull’endometriosi – afferma da dott.ssa Arianna Pacchiarotti, Responsabile del centro procreazione medicalmente assistita e membro delCTS dell’Associazione A.L.I.C.E. Odv -. Purtroppo, in questi anni si è parlato poco e male di endometriosi. È il momento di cambiare rotta, concentrando le nostre energie affinché si possa ridurre il ritardo diagnostico e favorire un’azione diffusa di prevenzione. Per questo, in occasione del mese della consapevolezza sull’endometriosi, abbiamo deciso di aprire le porte dell’Asl Roma 1 e lanciare un messaggio chiaro: le strutture sanitarie e le associazioni devono lavorare in sinergia per sensibilizzare sulla patologia”.
In occasione del mese della consapevolezza sull’endometriosi, le persone affette da endometriosi torneranno in piazza nell’intento di promuovere consapevolezza sulla patologia, nonché rivendicare maggiori diritti e tutele da parte delle Istituzioni.
A curare la X edizione della camminata pacifica è l’Associazione Lotta Italiana per la Consapevolezza sull’endometriosi che, in qualità di Team Italy della WorldWide Endomarch, quest’anno ha deciso di organizzare un week end all’insegna della sensibilizzazione sulla malattia. “Questo per noi è un anno particolare – dichiara Francesca Fasolino, Presidente di A.L.I.C.E. Odv -. Dopo 3 anni di marcia virtuale, torniamo tra le strade di Roma per colorarle di giallo, colore simbolo dell’endometriosi. Inoltre, raggiungiamo un traguardo importante: la decima edizione della marcia. Pensare a tutto quello che, in questi dieci anni, è stato realizzato ci emoziona, ma, allo stesso tempo, ci spinge a lavorare ancora di più”.“Purtroppo, le agevolazioni sanitarie sono ancora troppo parziali e le tutele nel mondo del lavoro sono quasi nulle – continua Fasolino -. Tante, troppe persone affette da endometriosi sono costrette a lasciare il loro posto di lavoro, rinunciare ad una quotidianità, subire pressioni psicologiche, perché manca il cavillo giuridico che le tuteli. Per questo, come Associazione abbiamo deciso di andare oltre la marcia e mantenere alta l’attenzione per tutto il weekend così da trasformare Roma in capitale della consapevolezza sull’endometriosi. Da qui vogliamo far partire un coro di voci, che raggiunga tutta l’Italia nei prossimi 12 mesi, perché di endometriosi bisogna parlarne sempre e non solo a marzo”.

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