23 Novembre, 2024
spot_imgspot_img

Regione Lazio: nuova legge contro l’usura

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente Francesco Storace, ha approvato all’unanimità, con 35 voti favorevoli, la proposta di legge n. 64 concernente “Interventi regionali in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall’usura”. Presentata da Giuseppe Emanuele Cangemi (Ncd) e sottoscritta anche dallo stesso Storace (La Destra) e daOlimpia Tarzia (Lista Storace), tale proposta era stata scelta come testo base dalla I Commissione, presieduta da Baldassarre Favara (Pd), esattamente un anno fa, l’8 ottobre 2014, dopo l’esame abbinato con la proposta di legge n. 179 di iniziativa della Giunta.

Punto centrale della nuova legge è l’istituzione di un apposito Fondo regionale, dotato di 4,8 milioni di euro per i primi due anni, che servirà a finanziare una serie di interventi a favore dei soggetti vittime dell’usura e del sovraindebitamento: contributi per la costituzione di parte civile; misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura (fino a 50mila euro da restituire in dieci anni); indennizzi per il sostegno delle vittime (da un minimo di 5mila a un massimo di 20mila euro); misure per favorire la competitività e l’inclusione finanziaria (fino a 25mila euro di dotazione con fondi di garanzia dei Confidi); misure per l’assistenza, la tutela e il sostegno psicologico delle vittime; contributi a favore degli enti impegnati nella lotta all’usura.

La nuova legge prevede che destinatari degli interventi saranno i consorzi e le cooperative di garanzia collettiva dei fidi (Confidi), le fondazioni e le associazioni riconosciute per la prevenzione del fenomeno dell’usura, gli enti iscritti nell’elenco provinciale delle associazioni e delle fondazioni antiracket e antiusura, gli enti locali, anche in forma associata, che promuovono attività di assistenza e informazione insieme agli altri destinatari degli interventi. Tutti questi però dovranno essere iscritti all’elenco regionale dei Confidi, delle associazioni e delle fondazioni antiusura istituito con la stessa legge all’articolo 12. I beneficiari degli interventi saranno ovviamente le persone fisiche e le piccole e medie imprese (ad eccezione di quelle che praticano il gioco d’azzardo) vittime o potenziali vittime del reato di usura, purché residenti e operanti nel territorio regionale. Esclusi dai benefici coloro cha siano sottoposti a procedimento penale o abbiano subìto condanne per il reato di usura, anche solo tentato.

Vengono istituiti con questa legge anche il Comitato regionale antiusura (Cra), per la valutazione di tutti gli interventi realizzati con il finanziamento e della relativa rendicontazione, e un Tavolo regionale sul sovraindebitamento e l’usura, presieduto dal presieduto dal presidente della Regione o dall’assessore delegato, con il compito di riunire la struttura regionale competente e i rappresentanti designati dagli enti iscritti nell’elenco regionale previsto all’articolo 12 della legge.

Il voto finale sulla proposta di legge, preceduto da quello sugli ordini del giorno, è giunto al termine della seconda giornata di seduta. Nella giornata di ieri, infatti, dopo la relazione del proponente e la discussione generale, l’Aula aveva votato i primi sei articoli.

 

Nelle dichiarazioni di voto finali, Giuseppe Emanuele Cangemi (Ncd) ha ricordato che si è trattato di un lavoro lungo, ma che ha prodotto un risultato importante. “Ora però quello che conta è che questa legge non diventi l’ennesimo strumento inutilizzato”, ha dichiarato il proponente e, rivolgendosi all’assessore Concettina Ciminiello, ha aggiunto che “il suo ruolo è decisivo per non lasciare sole le vittime dell’usura, perché la solitudine è il rischio principale che corrono questi soggetti”. Valentina Corrado (M5s) ha espresso soddisfazione per l’approvazione della legge, ricordando però che si cade vittime dell’usura talvolta anche per i bisogni essenziali e quindi l’attenzione va posta anche su quella che la consigliera ha definito “usura bancaria”. Anche Giancarlo Righini (FdI) si è dichiarato soddisfatto “pur nel rammarico – ha precisato – di aver visto bocciati alcuni emendamenti all’art. 7”. Anche per lui, come per Cangemi, approvata la legge e stanziate le risorse, “ora bisogna solo farla funzionare per una maggior sicurezza dei cittadini”. Baldassare Favara (Pd) ha sottolineato l’operatività della nuova legge, “non in senso repressivo, bensì in un’ottica di garanzia di sicurezza per i cittadini”. Mario Abbruzzese (Forza Italia – Pdl) ha criticato l’assenza in Aula del presidente Nicola Zingaretti, mentre Olimpia Tarzia(Lista Storace) ha sottolineato come questa legge tuteli i più deboli, “come dovrebbe essere sempre dovere delle istituzioni”, ha aggiunto. “Maggiore concretezza rispetto al passato”, come ad esempio accaduto per la normativa sulla ludopatia, è stata chiesta anche da Fabrizio Santori (Gruppo misto).

 

Ultimi articoli