22 Novembre, 2024
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L’alberghiero di Ladispoli alla sagra del carciofo

Un successo al di sopra delle attese: è quello che ha caratterizzato la 70^ Sagra del Carciofo romanesco, accompagnata dalla giusta dose di maltempo, come nella migliore tradizione. E sono stati moltissimi i cittadini che hanno scelto di mettersi in fila davanti allo stand dell’Alberghiero di Ladispoli per assaggiare le straordinarie piadine preparate dagli studenti di via Federici, coordinati dai loro docenti Bruno Mazzeo e Paolo Ferranti.

Correva l’anno 1950 quando alcuni amici della Pro Loco si ritrovarono a discutere nella sala del caminetto del Ristorante ‘La Tripolina’ su come rilanciare il turismo e l’economia della città. Decisero di puntare sul carciofo e dal 2 aprile di quell’anno il successo della Sagra ladispolana non si è più fermato. Chiamato anche ‘mammola’ o ‘cimarolo’, il carciofo romanesco è stato il primo prodotto in Italia ad essere tutelato a livello comunitario con il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). Nel 2001 la Sagra di Ladispoli è divenuta ‘Fiera nazionale’ grazie alla partecipazione di un numero crescente di espositori provenienti da tutta Italia.

“Desidero ringraziare il Presidente della Pro Loco Claudio Nardocci – ha affermato la Dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero Prof.ssa Vincenza La Rosa – per la sua preziosa collaborazione, ma anche i docenti e, soprattutto, i nostri studenti che si sono egregiamente messi alla prova dimostrando alla cittadinanza le loro capacità. Non era facile cimentarsi con il pubblico esigente della più antica Sagra dedicata al carciofo romanesco. La partecipazione a questo evento, così sentito nel territorio al punto da divenire una parte integrante della sua identità, rappresenta per noi una vera e propria “tradizione nella tradizione”. Siamo felici e orgogliosi del successo del nostro stand che ci ha consentito anche di dare visibilità all’offerta formativa di un Istituto, quello Alberghiero, da sempre considerato un autentico punto di riferimento per tutti coloro che desiderano formarsi nel settore dell’enogastronomia e del turismo.

“Quest’anno abbiamo proposto piadine, pasta con carciofi e pecorino oppure con carciofi, pecorino e salsiccia. – hanno precisato il Prof. Paolo Ferranti e il Prof. Bruno Mazzeo, Docenti dell’Istituto di via Federici – Si è trattato di una scelta ispirata alla qualità, alla genuinità e alla tipicità dei prodotti locali. I cittadini hanno apprezzato moltissimo questo mix di sapori del territorio e la fila che si è creata davanti al nostro stand ci ha riempito di gioia”.

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