23 Novembre, 2024
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Lago di Bracciano a secco, prima udienza per disastro ambientale

Riceviamo e pubblichiamo – S’è tenuta ieri nella sezione penale del Tribunale di Civitavecchia (Roma) la prima udienza per disastro ambientale nel lago di Bracciano nei confronti di otto ex membri del Consiglio d’Amministrazione dell’azienda Acea Ato 2. Titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Delio Spagnolo. I fatti risalgono al 2017: agli imputati viene contestato il reato di captazione in esubero colposo dell’acqua del lago per sopperire alla crisi idrica di Roma causando un’alterazione irreversibile dell’ecosistema dell’area naturale protetta, sottoposta a vincoli e tutele internazionali per i siti Natura 2000.

Un dossier per i magistrati presentato dagli uffici dell’Ente di gestione del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano – parte civile nel procedimento – documenta la grave compromissione dell’ecosistema, fornendo dati, grafici e immagini fotografiche comparative (prima e dopo il disastro). Il lago di Bracciano è infatti uno scrigno di biodiversità, custode di importanti habitat di interesse comunitario, specie protette e a rischio, oggetto di numerose pressioni e minacce con l’abbassamento del livello delle acque seguito dall’emersione di ampi tratti di costa, quantificabili per difetto in circa 61 ettari complessivi. A circa 6 anni dai fatti contestati alla società operativa del Gruppo Acea che gestisce il servizio idrico integrato per il Lazio centrale, dal rilevamento del 2 Maggio 2023 il livello del lago di Bracciano si trova attualmente a 97 cm. al di sotto dello zero, cioè 75 cm. al di sotto del valore medio del periodo, ovvero non ancora nelle oscillazioni naturali. Nell’apposita sezione sul sito Internet istituzionale del Parco è possibile trovare le serie storiche del livello delle acque, registrate sin dal 1921, così come il monitoraggio in tempo reale del bacino lacustre.
Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano

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