Nell’ambito de “La notte dei Musei” del 13 maggio, al Parco di Colle Oppio a Roma nell’Ambasciata di Egitto si è aperta la mostra di Enzo Trifolelli, autore viterbese delle opere fotografiche in FoTotempismo “Il Risveglio degli Egizi”.
Ha fatto gli onori di casa la Direttrice Marwa Fawzy, addetta culturale dell’Ambasciata, che, con eleganza, ha condotto egregiamente l’apertura dell’evento.
Enzo Trifolelli ha illustrato ai presenti il concetto di FoTotempismo, da lui ideato nel 2010, che si esprime quando l’autore, durante un singolo scatto fotografico, si muove con la fotocamera nello Spazio circostante il soggetto prescelto, con velocità variabili e anche con soste intermedie, generando una multi-prospettiva, trasformando la normale ripresa bidimensionale in tridimensionale nella quale è visibile il fluire del Tempo. I soggetti ripresi si dematerializzano, si distruggono e si re-materializzano per ogni punto di vista, per ogni istante, lasciando tracce di energia del soggetto e dell’autore, generando così un segno irripetibile nello Spazio e nel Tempo a testimonianza dell’“unicità” del gesto del fotografo. Il concetto soddisfa la rappresentazione dello spazio multi-prospettico con continuità del tempo.
Il critico Ettore Gentili ha detto delle immagini fotografiche in FoTotempismo di Enzo Trifolelli che, “alle tradizionali dimensioni della base e dell’altezza ha aggiunto la terza dimensione, che è quella del trascorrere del tempo. Il risultato è una rievocazione del magico numero 3, la rappresentazione di quel triangolo equilibrato, nel quale alloggia il desiderio di conoscenza… La potenza dell’Arte Egizia sull’immaginario universale è rimasta estremamente seducente fin da quando Napoleone ne rivelò al mondo la bellezza ed oggi ci giunge intatta a noi nella sua forza simbolica. A questa bellezza ieratica e misteriosa, le opere di Enzo aggiungono una carica inquietante, che lascia trasparire tutta l’angoscia del nostro tempo. La sfocatura dell’immagine ieratica del soggetto, diviene il centro di queste fotografie facendo emergere una drammatica richiesta di aiuto, una preghiera all’idolo ed un ricorso all’amuleto, che possano salvarci dall’instabilità inconsulta del mondo reale…”
La Mostra rimarrà in esposizione fino al 26 maggio 2023.