L’ultimo evento scolastico, legato al progetto “La Melone incontra …”, è stato eccezionale per la generosità e disponibilità di uno fra i più famosi giornalisti del momento, il dott. Paolo Celata, che ha ceduto alla richiesta della dottoressa Mara Fegatilli, madre di un nostro studente, di ripetere l’esperienza già attuata a Cerveteri con la “Don Milani” qualche giorno prima.
Il giornalista de “La 7”, chiarissimo commentatore politico nella trasmissione “Propaganda Live”, ha infatti incontrato circa 500 studenti nel nuovo “PalaSorbo”, messo a disposizione da parte del Sindaco Grando, il quale ha anche presenziato all’evento mettendosi a disposizione dei ragazzi per una intervista per il loro “TG”.
Ma andiamo con ordine. L’incontro è stato diverso dai soliti. Infatti Celata non ha voluto relazionare per le due ore, come previsto, ma si è messo a disposizione, fianco a fianco ai ragazzi, per insegnare loro come viene realizzato un telegiornale. Ha esordito spiegando cosa faccia e cosa debba conoscere un giornalista, cosa sia una redazione, quale sia il ruolo dei redattori, cosa sia il “taglio” del telegiornale deciso dal direttore e dall’editore, quali siano i tempi tecnici di realizzazione di un servizio, come sia composto uno studio televisivo del telegiornale e la struttura stessa del telegiornale. Ha spiegato come si decida quali notizie trasmettere e in quali modi (tempi, sequenza, testi, contributi video) e come tutto abbia un senso ed un obiettivo che per “La 7” e molti altri TG sono trasparenti e noti, quale sia l’importanza di lavorare in squadra, ciascuno con un ruolo diverso, ma tutti importantissimi per la buona riuscita del lavoro finale. Ha poi raccontato il drastico cambiamento avvenuto con l’avvento dei cellulari, che ha rivoluzionato il lavoro degli inviati, perché permettono a chiunque testimone sia presente (quindi anche allo stesso inviato) di effettuare riprese audio e video di qualità ormai simile a quella delle pesanti telecamere di una volta e che, oltretutto, possono essere diffuse immediatamente al mondo intero. Ha sottolineato infine l’importanza di rimanere affidabili nel diffondere notizie; se così non fosse, notizie vere e notizie false si confonderebbero a vantaggio delle fake messe artatamente in giro per distorcere le informazioni, ad esempio a favore o contro qualche posizione politica specifica o per denigrare personaggi “scomodi”.
Dopo una trentina di interessantissimi minuti, in cui il silenzio dei ragazzi ha dimostrato la estrema attenzione ad un tema spesso tralasciato a scuola e in famiglia, Paolo Celata ha rotto gli indugi ed invitato i ragazzi a dividersi in “squadre” che si mettessero in gioco per scendere sul parquet del palaSorbo e realizzare ciascuna un telegiornale con le notizie a loro conoscenza e secondo uno stile ben preciso. Così una sessantina di ragazzi si sono suddivisi in vari gruppi ed hanno realizzato i loro TG, creandone il nome, il logo, la sigla (grazie ai loro compagni dell’orchestra Melone”) e, distribuendosi i ruoli, hanno predisposto il tecnico di sala (che dava i tempi per l’inizio della “trasmissione” mandano la sigla e dando il via al TG), il conduttore (che presentava i servizi), gli inviati (che man mano raccontavano la loro notizia predisposta in precedenza su carta o che intervistavano dal “vivo”). I vari TG hanno così parlato dei risultati sportivi di alcuni studenti, dei problemi della scuola, dei risultati di Roma e Lazio, dell’omicidio di un’altra donna, delle alterazioni climatiche … e le interviste, raccontate o dal vivo, hanno anche coinvolto, oltre ad alcuni compagni vincitori di gare in vari sport, anche il sindaco, il dirigente scolastico e lo stesso Paolo Celata. I risultati sono stati veramente degni di nota, tanto che i ragazzi hanno ricevuto i complimenti sinceri del generoso giornalista. Conclusa la “trasmissione” dal centro del palazzetto dei 6 telegiornali (ciascuno con il proprio “taglio”, chi sportivo, chi politico, chi di intrattenimento eccetera), è venuta la volta dei ragazzi rimasti sugli spalti hanno fatto le veci dell’auditel e che hanno votato il proprio gradimento basato non sulla bravura dei “giornalisti” in erba (tutti egualmente notevoli), ma sulle notizie date e sulla loro chiarezza. Da notare che maggiore gradimento ha avuto il TG che ha trattato temi da “grandi”, ma con una strizzata d’occhio ai problemi vicini alla Scuola.
Come definire la generosità, la simpatia, la dedizione di uno dei giornalisti più famosi del momento che non ha disdegnato di “lavorare” a tu per tu con i nostri ragazzi? Sarete voi stessi lettori a farvene una idea guardando qualche foto che mostra Paolo Celata mescolato ai ragazzi mentre spiega loro dal “vivo” il suo importante lavoro da giornalista.
Riccardo Agresti, preside