Secondo l’Istat, nel 2022 poco meno di un quarto della popolazione (24,4%) è a rischio di povertà o esclusione sociale, quasi come nel 2021 (25,2%).
“Dati da Terzo Mondo! Anche se le misure emergenziali di sostegno al reddito introdotte durante il periodo di pandemia e il reddito di cittadinanza sono certo serviti a contrastare la povertà, ridurre le disuguaglianze e sostenere i redditi, la situazione resta comunque vergognosa, non degna di un Paese civile. Avere un quarto della popolazione a rischio povertà è inaccettabile!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Il pericolo, poi, è che, con il permanere dell’inflazione, che come diceva Einaudi è la più iniqua delle tasse, la condizione di chi è in difficoltà possa ulteriormente peggiorare. Urge una politica dei redditi che, invece di promettere la riduzione delle tasse per tutti, si concentri su come aiutare in primo luogo questo 25% di italiani” conclude Dona.