23 Dicembre, 2024
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A proposito dei contratti di fiume…

Presentati a Palazzo Valentini nell’ Assemblea del Contratto di Fiume Tevere, i cinque progetti definitivi realizzati da Roma Capitale grazie alle risorse del Piano Straordinario del Giubileo 2025, già inseriti tra le azioni previste dal Comune di Roma dentro al Contratto di Fiume Tevere. Sette milioni e 300 mila di euro complessivi per la realizzazione di 5 parchi d’affaccio, un’area consistente del lungofiume, che riqualificheranno le aree urbane intorno al Tevere ricostituendo la vegetazione autoctona e consentendo la realizzazione di infrastrutture per la fruizione da parte dei cittadini, per attività ricreative, didattiche, sportive, culturali, nel pieno rispetto dell’ecosistema e della sostenibilità ambientale, con particolare attenzione anche all’accessibilità e all’abbattimento delle barriere. I progetti, già presentati all’assemblea appena inseriti nel Masterplan di Roma Capitale ad aprile, riguardano la rigenerazione urbana in 5 punti d’affaccio sul Tevere (tra i più importanti, Acqua Acetosa, Lungotevere delle Navi e Ostia Antica), da Ponte Milvio a Magliana.

“E’ un passaggio importante rispetto alla Governance del Contratto di Fiume – ha dichiarato Sabrina Alfonsi, Assessora Agricoltura, Ambiente e ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale – per la prima volta l’Amministrazione di Roma Capitale discute con l’Assemblea i progetti definitivi, finanziati con le risorse straordinarie del Giubileo 2025, già inseriti all’interno del piano di azioni previste dal Contratto. I progetti sono stati realizzati in tempi brevi, con sopralluoghi pubblici aperti alla cittadinanza, proprio per condividere con i cittadini ogni fase degli interventi previsti e raccogliere suggerimenti e osservazioni. I 5 parchi d’affaccio, oltre a Tiberis, che sarà inserito all’interno delle azioni del contratto, interesseranno una porzione notevole di territorio rispetto al complessivo lavoro di riqualificazione lungo il Tevere. Quest’azione è considerata una best practice a livello nazionale: questo dimostra che stiamo lavorando nella giusta direzione, in modo concreto e utile anche ad incidere maggiormente ai vari tavoli, dare maggior forza alle nostre azioni. Abbiamo rispettato il cronoprogramma, e si prevede che i cantieri partiranno entro l’anno, in modo da realizzare gli interventi previsti prima del 2025. Una storia positiva per questa città e per i suoi cittadini”.

“Il Contratto di Fiume, di cui la Città metropolitana è soggetto responsabile, dimostra di essere uno strumento complesso che funziona grazie a un processo partecipativo che, nonostante le complessità dei progetti e i tanti soggetti pubblici e privati in gioco, raggiunge gli obiettivi previsti – ha sottolineato Rocco Ferraro, Consigliere delegato Ambiente Città metropolitana di Roma Capitale – rispettando appieno i tempi stabiliti nel cronoprogramma. Ringrazio l’Assessora capitolina all’ambiente Sabrina Alfonsi, per lo straordinario lavoro svolto con i suoi uffici e i soggetti tecnici coinvolti, complesso e celere allo stesso tempo. Un lavoro sistemico, all’interno di una strategia condivisa e partecipata per la rigenerazione del lungofiume sia dentro che fuori le mura di Roma, che è la premessa e la vocazione stessa del Contratto di Fiume sin dalla sua costituzione”.

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