22 Novembre, 2024
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Virgilio Paoloni e la sua arte, orgoglio per il territorio sabatino

Virgilio Paoloni si va sempre più affermando nel campo dell’arte italiana ed europea: dopo essere stato nominato Maestro d’Arte a Venezia, si aggiudica il Premio Michelangelo a Firenze mentre espone le sue splendide opere nella Galleria Contesa Arte di via Margutta, diretta con grande competenza dalle galleriste Teresa e Tina Zurlo.

I critici d’arte, il Principe Alfio Borghese e il Maestro di Spatola Stratigrafica Mario Salvo, elogiando le opere dell’artista ne avevano previsto l’ingresso nel gotha dell’arte.  È stato un commento positivo e profetico. Infatti, di recente, durante il Premio Internazionale d’Arte a Venezia, dove l’artista ha esposto l’opera “La Fortuna”, gli è stato conferito il titolo di Maestro d’Arte con una splendida motivazione: “Per la sua capacità di esprimere uno stile individuale e immediatamente riconoscibile, indice di una maturità tecnica che gli permette di elevarsi nel panorama artistico contemporaneo”. Anche a Firenze, l’artista ha ricevuto un riconoscimento prestigioso nello splendido Palazzo cinquecentesco Ximènes Panciatichi dove la Direzione Artistica gli ha conferito il Premio Internazionale Michelangelo per il dipinto “Due dopo Mezzanotte” pubblicato sulla rivista Art Now.

Il commento critico della dott.ssa Mariella Ricca, ha portato l’attenzione sulla figura femminile di questa Cenerentola raffigurata che mentre sembra proiettarci in un mondo favolistico, di fatto ci induce a riflettere sulla relatività del tempo e sull’emancipazione della donna nella società odierna Le opere dell’ artista mostrano un desiderio costante di ricerca sugli stili, sulle forme, sui volumi delle raffigurazioni che spesso non sono solo dipinti ma dipinti-sculture perché scaturiscono dall’assemblaggio di diversi materiali. Ciò è visibile anche nelle ultime opere: nel grande dipinto dai toni caldi “Il Monsone”, esposto alla mostra ETNIKA della “Galleria Internazionale Area Contesa Arte” di via Margutta a Roma, l’artista raffigura un cavallo in corsa, che richiama il vento del deserto, i colori della terra e del cielo ma anche i segni e le tinte usati dagli uomini in tempi antichissimi. Così nello “Zodiaco”, per il quale Paoloni ha ricevuto il primo premio dalla madrina della mostra omonima, l’attrice Adriana Russo, è visibile la tecnica mista su tavola, con inserti in resina, raffiguranti un arciere che accende le stelle con la punta delle sue frecce, mentre i simboli zodiacali lo avvolgono in una notte stellata. Le opere dell’artista ci stupiscono sempre perché ci fanno cogliere con immediatezza e sensibilità sia la tecnica sia l’essenza della sua arte.
Anna Maria Onelli
Redattrice L’agone

 

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