Per il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, c’è una pluralità di ipotesi di riforma del canone Rai allo studio: dallo scorporare una quota relativa agli investimenti sostenuti dalla Rai sulla fiscalità generale a farlo pagare a chi ha un’utenza telefonica mobile.
“Da sempre proponiamo di eliminare il canone Rai, continuando a finanziare il servizio pubblico con la fiscalità generale. Sarebbe più equo considerato che oggi il canone lo pagano anche i poveri assoluti, salvo abbiano più di 75 anni, un’ingiustizia vergognosa. Non possiamo, quindi, che dire si alla proposta di spostare sulla fiscalità anche solo una parte del canone” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Faremo, invece, le barricate contro l’abuso di far pagare il canone Rai a chi ha un telefonino. Un argomento, quello dei nuovi device, che è stato ampiamente risolto dalla Nota n. 9668 del ministero dello Sviluppo Economico del 20-04-2016 che ha escluso dal pagamento del canone computer, smartphone, tablet, ed ogni altro dispositivo se privi del sintonizzatore per il segnale digitale terrestre o satellitare. Non accetteremo alcun passo indietro! Sarebbe una prevaricazione mettere le mani nelle tasche degli italiani solo perché hanno uno smartphone!” conclude Dona.