9 Novembre, 2024
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La calura estiva non ferma chi ama la natura e il prossimo

I Carabinieri dell’unità forestali, ambientali e agroalimentari, con i quali la nostra Scuola ha attuato il progetto “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica, ci hanno elogiato perché, fra tutte le Scuole che hanno aderito al progetto, che ha visto la nostra Scuola ricevere anche la talea del ficus di Giovanni Falcone, la “Corrado Melone” è quella che è riuscita a tenere in vita il maggior numero di alberelli piantumati nel recinto scolastico.

Il successo di questa bellissima iniziativa, ad altissimo contenuto formativo, con obiettivi miranti all’insegnamento del rispetto della legalità e dell’ambiente, con forte ricaduta positiva anche per la stessa città di Ladispoli, che vede incrementata la dotazione verde fra il cemento che circonda la Scuola, è certamente dovuto alla attenzione ed alle cure delle insegnanti e dei loro bambini che hanno curato amorevolmente le essenze durante le lezioni. Tuttavia, senza il contributo del “gruppo innaffio”, i cui componenti volontari (Mariella, Carla, Camilla, Alba, Arturo, Vincenzo, Mirko, Sonia e le piccole Swamy e Naira) si sono autotassati per acquistare tubazioni e stanno dedicando un po’ del proprio tempo estivo di vacanza, le mattine all’alba o le sere estive, ad innaffiare quasi quotidianamente tutte le piantine, il risultato non sarebbe stato questo. Si tratta di persone che amano i propri figli ed il proprio prossimo. I piccoli diverranno grandi e, grazie a questo impegno nell’innaffiare le piantine, avranno a disposizione alberi della macchia mediterranea che produrranno il necessario ossigeno e tanto fresco a disposizione di tutti.

Il messaggio di richiesta di aiuto e supporto del “gruppo innaffio”, con il quale i volontari chiedevano l’impegno di altri, non è rimasto inascoltato e sebbene non sia un esponente delle autorità ladispolane, il comandante della Polizia Locale di Bracciano, il dottor Claudio Pierangelini, venuto a conoscenza della richiesta, ha voluto ugualmente contribuire personalmente, se non direttamente, certamente alleviando il lavoro dei volontari donando 50m di tubo nuovo che permetterà alle persone di buona volontà di lavorare meno per l’innaffiamento e la salvaguardia delle piantine.

Finché esisteranno persone come i componenti del “gruppo innaffio”, che agiscono, o il Comandante Claudio Pierangelini, che aiuta, o le maestre ed i bambini, che rispettivamente insegnano e imparano quella educazione civica attiva che ci permette di vivere in pace in società, avremo ancora qualche speranza di sopravvivere.

L’alternativa è che la Natura cambierà e ci sopravviverà.

Riccardo Agresti

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