Riceviamo e pubblichiamo – “Quello che sembrava solo un sogno sta diventando realtà: il Castellaccio dei Monteroni tornerà a risplendere e sarà finalmente fruibile da parte di tutti i cittadini di Ladispoli”. Con queste parole il sindaco Alessandro Grando ha annunciato che il prossimo 5 settembre la ditta prenderà possesso del cantiere e l’11 settembre inizieranno i lavori di recupero del Castellaccio, con annessa stalla e corte esterna, in previsione di un suo restauro che ne consentirà un uso polivalente: dalle attività espositive, agli eventi, alle manifestazione culturali e sportive, didattico-scientifiche e ricreative.
“Restaurare il Castellaccio dei Monteroni – ha commentato Filippo Moretti, consigliere delegato al “Recupero del Castello dei Monteroni”, che insieme a con l’assessore ai lavori pubblici Veronica De Santis e l’ingegner Paolo Pravato ha seguito l’iter – era uno degli obiettivi che l’Amministrazione comunale si era prefissata. Uno dei beni più preziosi del nostro territorio che tornerà a nuova vita. Non dimentichiamo che siamo riusciti ad arrivare a questo risultato dopo avere recuperato il pieno possesso del Castellaccio estromettendo un partner che ci era stato imposto e che, per inerzia, aveva per anni tenuto bloccato l’iter di recupero di questo importante bene pubblico. Ci siamo impegnati nel riprogettare l’intervento e soprattutto nell’ottenere i fondi del PNRR, circa 3,6 milioni di Euro. Nel progetto di recupero è inclusa anche la “stalla” esterna al Castello e tutta l’area verde circostante. La struttura – ha concluso Moretti – completato il restauro il sarà destinata ad ospitare mostre, esposizioni museali, eventi culturali ed enogastronomici, manifestazioni e mostre su prodotti tipici e diverrà uno dei luoghi nei quali sarà possibile celebrare matrimoni ed unioni civili”.
“Dobbiamo ricordare – ha commentato l’assessore Veronica De Santis- che il Castellaccio dei Monteroni, un casale fortificato, di origine medievale che si trova lungo il percorso dell’antica via Aurelia, durante i secoli è stato utilizzato come stazione di posta, come albergo e osteria per i viandanti, sul percorso tra Roma e Civitavecchia ed è l’unico bene storico-architettonico di proprietà del Comune di Ladispoli. Vi hanno soggiornato san Paolo della Croce, il viaggiatore romantico George Dennis, l’architetto topografo Luigi Canina, Teresa Caetani, duchessa di Sermoneta, e il poeta Giuseppe Gioacchino Belli che al suo interno venne anche arrestato. Durante gli anni cinquanta fu utilizzato come set cinematografico delle ultime scene del film “La Grande Guerra” con Alberto Sordi e Vittorio Gassman”.