La Sanità è il punto dolente di tutte le regioni italiane, e drena la gran parte del loro bilancio, a fronte di una qualità del servizio al di sotto delle aspettative ed, appunto, con un rapporto dei costi/qualità non più accettabile. La nostra Regione sconta anche una gestione inadeguata sul piano della programmazione e dell’organizzazione da parte dei precedenti Amministratori. Le conseguenze si sintetizzano con un dato: 10-12 Miliardi di Euro di deficit del settore, un buco di entità paragonabile a quella di una finanziaria!
Da un lato i cittadini hanno visto scaricare sulle loro spalle le conseguenze del disastro economico dall’altro non hanno visto sostanziali mutamenti di tendenza del servizio offerto.
La Sanità è il vero banco di prova di questa Amministrazione regionale e richiede interventi fermissimi sia sul piano degli indirizzi politici che su quello dell’organizzazione.
Le nostre proposte per la Regione:
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Lotta alla inefficienza ed al parassilitismo, a tutti i livelli: è un elemento cruciale;
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Investimenti nella sanità pubblica, limitando e razionalizzando il ricorso alle strutture private;
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Trasparenza negli appalti a privati, e intransigenza verso abusi, collusioni, illegalità;
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Potenziare il servizio pubblico, evitando gli sprechi e le duplicazioni non necessarie, garantendo la presenza di strutture efficienti ed in grado di fornire prestazioni adeguate. Vanno incrementate le strutture ospedaliere comprensoriali;
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L’Ospedale di Bracciano va modernizzato e potenziato nelle sue funzioni di pronto soccorso, visite specialistiche, analisi cliniche, day hospital, maternità e di ospedale di prossimità anche in relazione ai Corsi di Laurea in infermieristica e in Fisioterapia già attivati presso il Polo di Bracciano dell’Università “La Sapienza”,
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Occorre concentrare le competenze su una sola specialità clinica sulla quale focalizzare le risorse per costruire un percorso d’eccellenza simile a quello di analoghe strutture laziali;
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Nuove assunzioni mirate e copertura delle posizioni utili e necessaria alla cura e apertura di nuovi presidi di assistenza.