Sabato 16 settembre a Bracciano presso l’Archivio storico è stato presentato al territorio l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e dell’università.
Organizzato dal CESP, ente formatore riconosciuto dal MIUR, ha avuto come ospiti Michele Lucivero per i Cobas Scuola e Fabrizio Truini per Pax Christi.
L’escalation della presenza dei militari nelle scuole è un fenomeno che ha visto una preoccupante crescita già dallo scorso anno scolastico parallelamente all’inasprirsi del conflitto Russo-Ucraino, ed è un fenomeno che fin dalle sue origine ha determinato l’incontro di queste due realtà associative. L’osservatorio è oggi un organismo presente su tutto il territorio nazionale, (grazie all’adesione di tantissime associazioni e del sindacalismo di base) che monitora e denuncia questo processo di militarizzazione della scuola, dell’università, della società intera.
Tra le operazioni di denuncia, al convegno, è stata ricordata la vittoria contro la Giochi preziosi, una famosa ditta di produzione di giocattoli, che ha prodotto zaini scolastici in “stile militare” con sigle di reparti dell’esercito, tra cui la Folgore. Grazie al lavoro dell’osservatorio gli zaini sono scomparsi dal sito.
Oltre alla presentazione dell’Osservatorio al convegno è stato presentato il Vademecum contro la militarizzazione delle scuole (utile strumento per docenti, genitori e studenti) distribuito al pubblico per consentire forme di contrasto al fenomeno.
Interessanti gli interventi che dal piano dell’attualità hanno saputo orientarsi su contenuti filosofici, etici e religiosi volti a mostrare il tema del pacifismo nel suo excursus storico e la sua emergente attualità.
Kant e “La pace perpetua”, Sant’Agostino, Aldo Capitini sono stati i principali autori che hanno guidato la riflessione. Un pubblico attento e partecipe ha stimolato la discussione aprendo un confronto costruttivo sulla necessità di una educazione alla pace in questo delicato momento storico.
L’incontro si è chiuso con la proiezione del videoclip “Il disertore” di Turè Muschio, storia del poeta calabrese Bruno Misefari, disertore della prima guerra mondiale.
Il tema dell’educazione alla pace è urgente, il tema della pace in generale è urgente e il convegno ha dato la possibilità di mettere in contatto tra loro realtà che, nella loro diversità, si sono dichiarate disposte a convergere per future iniziative rivolte alla sensibilizzazione del nostro territorio.
“Io sono il disertore
Il contrario del soldato
Piuttosto che ammazzare
Voglio essere ammazzato.
Io sono un disertore
Non ho patria né bandiere
Ho solo il mio pensiero
Che vola in libertà”