La Regione ha recentemente concesso l’autorizzazione per l’abbattimento di ben 1607 cinghiali nella provincia di Viterbo. Questa decisione è stata presa il 6 ottobre attraverso due determinazioni all’interno del piano di assestamento faunistico-venatorio, che hanno legittimato gli ambiti di caccia VT1 e VT2 a eliminare 648 e 959 ungulati nell’arco di un anno, dal mese di ottobre 2023 a settembre 2024.
La motivazione principale di questa decisione è la volontà di liberare la Tuscia dall’invasione di cinghiali che affligge la zona da quasi cinque anni. Questa situazione ha comportato problemi legati alla pubblica incolumità e all’integrità delle aree coltivate. Inoltre, ci sono anche preoccupazioni di carattere sanitario a causa della diffusione della peste suina africana tra i suidi.
Per garantire il corretto funzionamento di questa massiccia operazione, i dirigenti regionali hanno stilato una sorta di “vademecum” che include criteri specifici relativi all’età e al sesso degli animali da abbattere, nonché alle modalità che i cacciatori possono utilizzare. Nell’ambito VT1, verranno abbattuti 287 maschi e 287 femmine di età inferiore ai 12 mesi, oltre a 137 maschi e 248 femmine sopra l’anno. Nel VT2, invece, saranno abbattuti 185 maschi e 195 femmine di età inferiore ai 12 mesi, e 90 maschi e 198 femmine con più di un anno di anzianità.