23 Dicembre, 2024
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LA CITTA METROPOLITANA: Per lavoro, cultura, innovazione, solidarietà e bellezza – di Giovanni Furgiuele

Le dimissioni del Sindaco Marino a Roma aprono un periodo in cui più che al nome del nuovo candidato sindaco dovremmo pensare all’idea-progetto della Città Metropolitana di Roma Capitale, fondata su valori alternativi a quelli delle destre, su cui costruirne il futuro e quei valori sono:

  • il lavoro come identità, bisogno e benessere; 
  • la solidarietà; l’uguaglianza;
  • i diritti civili e della differenza;
  • la condivisione e la partecipazione;
  • la responsabilità verso i beni comuni, la cultura e la natura.

Valori da perseguire attraverso due concetti chiari:

1) Roma capitale metropolitana e una.

Va ribadito l’impegno ad affermare una visione della città come una unica entità, non più centro e periferia ma tutti cittadini di Roma con gli stessi servizi e diritti. Nei decenni passati, con i governi della sinistre si è fatto il primo passo: risananti e trasformati in quartieri borgate abusive, baraccati, borghetti e periferie degradati. Quel processo si è fermato e la città ora è di nuovo divisa in centro e periferie disagiate o degradate. L’immigrazione povera si insedia prevalentemente nelle periferie più degradate.
Quindi:
– la priorità va data alla rigenerazione urbana, alla programmazione urbanistica di trasformazione per riequilibrare e unire le periferie al resto della città;
– la trasformazione urbana deve avere l’obiettivo di fermare il consumo di suolo e l’espansione (vedere le legge della Toscana), mettendo a verifica le stesse scelte del PRG e potenziando il recupero di aree e immobili pubblici e privati;
importante è continuare, ampliandolo, il lavoro di consultazione con le conferenze urbanistiche dei municipi, nei quartieri, con i professionisti e i cittadini;
– le centralità vanno razionalizzare, ridotte e rese funzionali alla rigenerazione e alla definizione della città multipolare.

2) Roma capitale del lavoro, dell’innovazione e dell’economia verde

I segmenti economici interessati a questo tipo di priorità sono l’edilizia, la ricerca, l’industria elettronica e meccanica, la nuova industria dell’informazione, i servizi di energia, acqua e trasporti.

A) La città metropolitana ha in se importanti centri di ricerca che rappresentano una preziosa risorsa per collocare Roma tra le città internazionali protagoniste delle innovazioni tecnologiche per la produzione e i servizi, per l’invenzione di nuovi materiali e prodotti, per la riduzione dell’uso di materiali e di energia.

Occorre creare un sistema di condivisione permanente tra i centri di ricerca, le università e le istituzioni capitoline al fine di trasferire la conoscenza alle strutture dei servizi e ai soggetti produttivi della città.
L’agenda digitale e la diffusione gratuita di internet diventano quindi una priorità assoluta e rappresentano una struttura strategica per i giovani, le startup, i servizi, le imprese ad altissima tecnologia come l’industria aerospaziale, la biochimica, la sanità, la formazione, fino alle nascenti imprese produttive 3D.

B) Essere capitale dell’innovazione significa poggiare il sistema energetico metropolitano sul risparmio energetico, sulle fonti rinnovabili, sul recupero di materiali dai rifiuti e su un sistema di mobilità sostenibile.

– Per il risparmio energetico e le fonti rinnovabili va predisposto un piano energetico decennale: ristrutturazioni degli immobili, diffusione della certificazione energetica degli immobili e delle nuove costruzioni, tecnologie di risparmio per l’illuminazione e gli impianti caldo/freddo, semplificazione delle procedure amministrative per l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli immobili comunali e privati, introduzione della figura dell’energy manager. Il piano potrà essere finanziato dai fondi europei, dagli incentivi nazionali e da un fondo dedicato cittadino.
Il recupero e il riciclaggio delle materie dai rifiuti attraverso la creazione del “distretto metropolitano di riciclaggio”, nel quadro di una moderna politica industriale, nazionale e locale, e sono da impegnare imprese pubbliche e private per gestire il ciclo dei materiali e la commercializzazione delle nuove materie prime.

C) I fenomeni climatici estremi sono diventati una normalità. Anche Roma e tutta la Regione Lazio, dovrà fare i conti con: piogge alluvionali, allagamenti e frane. Per prevenire danni alle cose e alla persone occorre:

-far funzionare il distretto idrografico del bacino del Tevere per predisporre un piano contro le alluvioni e le frane, per monitorare i fiumi e i laghi e per individuare i punti di rischio;

-predisporre un piano di manutenzione delle fognature e va adeguata la rete idraulica che non è più in grado di contenere le piogge alluvionali;

-il potenziamento dell’intero ciclo delle acque (adduzione, distribuzione, fognature, depurazione e riuso), il quale va coordinato e gestito in modo partecipato e sulla base delle scelte del referendum sull’acqua pubblica.

D) La gran parte delle capitali europee si distinguono per un efficiente sistema dei trasporti. Roma e la sua Provincia non può continuare ad essere il fanalino di coda. La questione traffico è una assoluta priorità metropolitana.

L’attenzione va posta ai pendolari, alle merci e all’abbattimento dell’inquinamento e del traffico. La nuova dimensione della città metropolitana è un’occasione per innovare il sistema dei trasporti:

-coordinamento delle modalità, accrescendo sensibilmente l’offerta dei mezzi pubblici,

-innovazione della rete tranviaria e completamento della metro C,

-riorganizzazione del nodo ferroviario di Roma per le merci e chiusura dell’anello ferroviario,

-aree pedonali, ciclabilità come modalità di trasporto, sviluppo del servizio di carsharing, corsie preferenziali per bus, immissione di carburanti meno inquinanti e motori elettrici per mezzi pubblici e auto.

E) Riorganizzazione e innovazione di alcuni settori economici strategici:

  • PMI, artigianato e commercio. Sono risorse umane e professionalità sconvolte dalla crisi e da innovare con: informatizzazione, formazione, nuove tecnologie, qualità dei prodotti, rete di distribuzione. Da sostenere con: credito agevolato, contenimento dei costi per gli affitti, sburocratizzazione amministrativa. Vanno tutelate le botteghe storiche, il piccolo commercio e i mercatini rionali; va combattuto l’abusivismo, potenziato il contrasto verso la contraffazione, l’usura e la criminalità.
  • Agricoltura e zootecnia. Roma capitale metropolitana è un dei comuni agricoli più grandi d’Europa. Le sue aziende sono una risorsa importante come lo sono le nuove generazioni che si stanno orientando nelle attività agricole e della zootecnia: innovazione tecnologica e giovani agricoltori sono le basi per uno sviluppo del biologico, della tipicità e dell’alta qualità dei prodotti e per un sevizio di commercializzazione e distribuzione orientato al “chilometro zero”. 
  • Aziende pubbliche. Sono soggetti importanti e indispensabili per l’efficienza della città metropolitana e per le condizioni di vita dei cittadini pertanto servono dei significativi cambiamenti: cura di trasparenza e informazione per combattere familismo, clientelismo e sprechi; potenziamento del dialogo con gli utenti per definire la carta dei servizi; pieno coinvolgimento dei lavoratori, dei sindacati e degli utenti in periodiche conferenze dei servizi.
  • Pubblica amministrazione. La qualità della pubblica amministrazione per una capitale è il vero documento d’identità europeo. Essa è una fondamentale “infrastruttura” della democrazia e non può essere farraginosa, passiva e distante dai cittadini, a cui si devono garantire diritti e servizi efficienti. Per questo il lavoro pubblico va considerato una risorsa e un bene comune, ad esso va garantita la massima cura nella formazione, nella informatizzazione, nei livelli salariali e nelle condizioni di lavoro. I lavoratori del pubblico impiego e i loro sindacati debbono essere chiamati a decidere sulla definizione dei servizi e sul loro rinnovamento, sulla riforma. Roma e la sua Regione possiede un grande patrimonio di risorse umane che vanno aggiornate, fatte uscire dalla precarietà e portate ai più alti livelli professionali.: è indispensabile che si istituisca nella Regione e nel Paese un “Istituto per l’alta formazione amministrativa” in grado di fornire l’aggiornamento e la formazione della nuova burocrazia dello Stato e della capitale (ENA Francese).

Roma e la sua Provincia, capitale mondiale della cultura, dell’arte e del bello.
Adesso la parola e l’azione agli attuali e futuri Amministratori, affinché le attuali generazioni e quelle future si possono riconoscere e trovare quelle certezze di crescita, di stabilità, di pace e di sviluppo.
Buon lavoro a tutti.

Giovanni Furgiuele

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