Riceviamo e pubblichiamo – Il sindaco Alessandro Grando, per prevenire situazioni di grave pericolo per i cittadini affetti da favismo, ha emesso un’ordinanza che regolamenta la piantumazione e coltivazione di fave e piselli e la loro vendita.
E’ vietato coltivare fave e loro derivati e piselli nei centri abitati del perimetro urbano e nelle zone nel raggio di 300 metri da:
• ogni istituzione scolastica pubblica e privata, di ogni ordine e grado, comprese le scuole materne e gli asili nido;
• tutti gli edifici e luoghi pubblici, compresi cimiteri, centri sportivi, luoghi di culto, uffici postali, Stazioni Carabinieri, Polizia Locale, strutture sanitarie pubbliche e private, parchi pubblici; le abitazioni delle persone affette dalla patologia in questione.
Inoltre dispone che i proprietari dei fondi che si trovano nelle zone di divieto eliminino tutto il tipo di coltura in questione e in caso di loro inadempienza, il Comune provvederà coattivamente all’espianto, rimozione e/o distruzione delle piantagioni de quibus, con addebito al proprietario del fondo,delle spese sostenute dall’Ente.
La vendita di fave fresche e loro derivati, ove venga effettuata nel perimetro urbano, negli esercizi commerciali in sede fissa, al minuto e all’ingrosso, nelle aree pubbliche autorizzate è consentita purché le stesse siano preconfezionate in sacchetti sigillati e dando corretta pubblicità della vendita con appositi cartelli di dimensioni minime di 30X40 cm., recanti la seguente dicitura:“AVVISO PER I CITTADINI A RISCHIO DI CRISI EMOLITICA DA FAVISMO. IN QUESTO ESERCIZIO COMMERCIALE SONO IN VENDITA ED ESPOSTE FAVE FRESCHE”.