“Integrare la gestione dello stress, della depressione e dell’ansia nei protocolli di cura per i pazienti oncologici è di fondamentale importanza. Stress, ansia e umore depresso possono influenzare negativamente l’efficacia delle terapie contro il cancro, per questo serve un approccio integrato alla salute che includa il benessere psicologico”. A spiegarlo è Adelia Lucattini psicoanalista Ordinario e psichiatra della Società Psicoanalitica Italiana componente dell’International psychoanalytical association.
Recenti studi evidenziano un legame significativo tra lo stato emotivo del paziente e la risposta alle cure contro il cancro. Lo stress e l’ansia possono compromettere la capacità del sistema immunitario di rispondere adeguatamente alle terapie e ridurre la compliance dei pazienti al trattamento, aumentando così i rischi e compromettendo l’efficacia delle stesse.
“È importante comprendere che il benessere psicologico non è separato dal benessere fisico, soprattutto quando si tratta di malattie importanti, compreso il cancro”, afferma Adelia Lucattini, “Una buona gestione dello stress, dell’ansia e della depressione può giocare un ruolo cruciale nel potenziare la risposta del corpo alle terapie e migliorare complessivamente la qualità di vita del paziente”.
La Dott.ssa Lucattini sottolinea inoltre il ruolo positivo della riduzione dello stress e dell’ansia nell’adesione al trattamento, evidenziando che i pazienti che ricevono supporto psicologico sono più propensi a seguire diligentemente il percorso terapeutico prescritto. “Lo stress può derivare da molteplici fonti, tra cui la paura dell’ignoto, l’incertezza del futuro, le difficoltà e il dolore fisico, legati al trattamento stesso”, conclude Adelia Lucattini, “Al contrario, la positività e la volontà di vivere possono avere un impatto significativamente buono sul decorso della malattia, contribuendo a migliorare la risposta alle terapie e a promuovere una prospettiva più fiduciosa, battersi per il proprio miglioramento, intravvedere la propria guarigione e combattere per la propria vita. Affrontare il cancro non riguarda solo le cure per la malattia fisica, ma anche la cura della mente che passa attraverso la gestione della paura, il contenimento del dolore psichico e il sostegno delle emozioni positive. Da non trascurare, che oltre alla depressione reattiva di natura psichico, alcuni trattamenti per patologie oncologiche causano depressione come effetto correlato, come accade anche con alcuni farmaci per i trattamenti salvavita nelle patologie cardiovascolari o nelle malattie neurologiche, solo per citarne alcune. Integrare la gestione dello stress e dell’ansia attraverso una psicoterapia mirata, psicoanalitica o psicodinamica, nei protocolli di cura è un passo cruciale per ottimizzare le possibilità di guarigione e migliorare la qualità della vita dei pazienti. È necessario parlare apertamente con i pazienti di questa opportunità di aiuto per loro da un punto di vista di un valido sostegno psicologico e per l’andamento della malattia fisica. Un ascolto attento, professionale, guidato da un metodo e una tecnica consolidata, come quella psicoanalitica, uniti ad una premura sincera verso i timori dei pazienti sulla propria malattia, per se stessi e per le relazioni familiari, contribuisce ad alleviare l’ansia e le resistenze inconsce alle cure. Il supporto psicoanalitico infonde coraggio e stimola l’istinto di vita. Permette inoltre di comprendere la necessità e aiuta ad accettare un eventuale trattamento farmacologico che fosse prescritto da uno psichiatra dopo un’accurata visita”.