25 Novembre, 2024
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I cibi di Natale più rincarati secondo i dati Istat

L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato gli ultimi dati Istat disponibili per stilare le classifiche dei cibi del pranzo natalizio e di Capodanno più rincarati rispetto allo scorso anno.

Per la top 20 annua dei cibi e delle bevande tipiche del pranzo o del cenone di Natale e di Capodanno, vince la Frutta a bacca come l’Uva, che molti comperano, specie per Capodanno, ritenendo porti fortuna e che sale del 21,3% rispetto a un anno fa. Anche se di solito avanzano, non mancano i contorni. In particolare, per alcune ricette regionali non possono non esserci le Patate (pesce stocco) che sono medaglia d’argento rincarando del 18,7% e i Carciofi (abbacchio al forno), al 3° posto con +10,7%.

Appena fuori dal podio, la Frutta esotica che, non si capisce come mai, cerchiamo per le festività e che sale del 9,8%.

In quinta posizione Tonnoalici-acciughe, sgombrosalmone non affumicato con +8,6%. Dopo le Arance (+8,5%),

i dolci non possono certo mancare, anche per i regali, ma quelli confezionati lievitano dell’8,2% (va meglio per quelli freschi, in 14* posizione con +3,8%).

In ottava posizione le Lenticchie di Capodanno (+4,9%), seguiti a ruota da Ravioli, tortellini, cappelletti, agnolotti (+4,6%). Se vogliamo brindare con un Vino spumante o pensiamo di regalarlo dovremo sborsare il 4,5% in più, esattamente come per Salmone affumicato e baccalà che chiudono ex aequo la top ten.

Se proviamo a non cucinare e cerchiamo di cavarcela con Piatti pronti, li pagheremo il 4,4% in più dello scorso Natale.

I cioccolatini ci costano il 4,1% in più, mentre il Pane fresco, molto gettonato per via degli affettati, registra un +4%, esattamente come i Salumi al banco (salame, prosciutto crudo, cotto …).

Poi alcuni secondi tipici di ricette regionali, la Carne ovina con +3,6%, seguita a stretto giro da quella Bovina con +3,5%. Seguono Alcolici e liquori (+3,4%) e Pollame (+2,5%).

Non va bene neanche per chi, come antipasto, prende Polpi o gamberi o cucina cozze e vongole, +2,2% ex aequo con i Vini da tavola.

Chiude la top 20 il Pesce fresco, con +2,1%. Si salva, invece, chi prende Frutta secca (+0,9%).

Tabella: Top 20 rincari pranzo di Natale e di Capodanno

N Voce Rincari % annui
1 Frutti a bacca (Uva, frutti di bosco…) 21,3
2 Patate 18,7
3 Carciofi, finocchi, carote, cipolle, aglio, asparagi 10,7
4 Frutta esotica, ananas, mango, avocado… 9,8
5 Tonno, alici-acciughe, sgombro, salmone non affumicato 8,6
6 Arance 8,5
7 Prodotti di pasticceria confezionati 8,2
8 Lenticchie 4,9
9 Ravioli, tortellini, cappelletti, agnolotti 4,6
10 Salmone affumicato, baccalà 4,5
10 Vini spumante 4,5
11 Piatti pronti 4,4
12 Cioccolato e cioccolatini 4,1
13 Pane fresco 4,0
13 Salumi al banco (salame, prosciutto crudo, cotto …) 4,0
14 Prodotti di pasticceria freschi 3,8
15 Carne ovina e caprina 3,6
16 Carne bovina 3,5
17 Alcolici e liquori 3,4
18 Pollame 2,5
19 Vongole, gamberi, molluschi, calamari, polpi, seppie, cozze, crostacei, scampi, mazzancolle 2,2
19 Vini da tavola 2,2
20 Pesce fresco 2,1
  Frutta secca e noci 0,9

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat (a)

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