L’intervento che ha riguardato il blocco chirurgico, finanziato con fondi propri dell’azienda, si è concluso in cinque mesi e oltre alle opere edili di riqualificazione si è proceduto alla sostituzione dell’unità di trattamento dell’aria.
“Un intervento importante – ha dichiarato il Direttore Generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga – che va a potenziare gli standard di qualità del presidio ospedaliero tutto. I lavori, come concordato con la ditta esecutrice, sono duranti 5 mesi nei quali, grazie ad una pianificazione al dettaglio che ha visto collaborare insieme personale sanitario e ufficio tecnico aziendale, siamo riusciti a garantire la routine e l’emergenza effettuando una minima riduzione dei volumi. Abbiamo, poi, adottato e condiviso un piano di recupero per gli interventi programmati e stiamo richiamando gli utenti in lista per fissare le nuove date. A seguito del check effettuato non si sono rivelati ritardi ne sull’attività chirurgica ne su quella ginecologica”.
Il progetto di riqualificazione delle sale operatorie del San Paolo prevede poi anche la realizzazione della recovery room, attualmente terminata ma in fase di collaudo. La recovery room, o sala risveglio, è l’area attrezzata per l’assistenza dei pazienti nel periodo immediatamente post-anestesiologico o postoperatorio, fornisce un ambiente tranquillo per il recupero sicuro e confortevole dei pazienti stabili e migliora i tempi di utilizzo delle sale operatorie aumentando di conseguenza la loro attività.
“Il complesso operatorio del San Paolo – ha aggiunto la dottoressa Matranga – fino ad ora era sprovvisto di questa importante area e quindi, quando si è posta l’opportunità di riqualificare le sale operatorie, abbiamo subito deciso di investire nella realizzazione di quest’area attrezzata che non solo renderà più confortevole la permanenza del paziente ma aiuterà anche i medici nella gestione dei tempi, così da ridurli e aumentare le sedute. A gennaio il San Paolo sarà dotato di un blocco operatorio all’avanguardia e accogliente, che, anche grazie al processo di reclutamento tuttora in corso di medici anestesisti, ci auguriamo possa lavorare al meglio già a partire dai primi mesi del 2024”.