22 Novembre, 2024
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Quanto dovranno aspettare i cittadini italiani?

Nel ringraziare ognuno di voi per l’attenzione e la costanza con cui ci avete seguito e stimolato in questi lunghi anni insieme, cercherò qui di rivolgere qualche domanda e di proporre alcuni spunti di riflessione per aprire e stimolare un proficuo confronto con la classe politica e amministrativa delle varie istituzioni e degli enti locali del nostro territorio.

Premessa, le attuali politiche del governo “Finanziaria” non sono sufficienti per superare la pandemia e per il superamento della recessione e della lunga crisi economica, morale e ambientale in cui vive l’Italia.

Ci troviamo di fronte a cambiamenti strutturali su tante questioni fondamentali. Per citarne alcune la rappresentanza sociale, la concezione e l’organizzazione della politica, la collocazione ideale dell’Italia in Europa, l’idea di società e di democrazia, le nuove strutture del potere. Temi che coinvolgono il senso, la concezione e l’identità stessa di chi fa politica.

Ciò richiede una nuova consapevolezza e una riflessione che rilanci un progetto ideale e politico condiviso, e per questo serve una profonda innovazione.

La questione quindi, non è quella di rinchiudersi in un recinto difensivo, ma quella di aprirsi a chi vuole realizzare una società coesa e sana, imperniata sugli interessi collettivi.

Serve l’impegno di più forze che in modo esplicito propongano innovazione per il lavoro e il cambiamento. Le note che seguono sono spunti per stimolare l’avvio di una riflessione collettiva che ancora manca, sia perché non si è mai avviata la discussione sia perché non tutte le sensibilità e culture ne sono state coinvolte.

Bisogna cambiare

A Roma, in provincia e in Italia c’è molto da cambiare, anche e soprattutto nella politica.  Al netto della presunzione d’innocenza per tutti coloro che a vario titolo sono stati coinvolti dall’indagine della magistratura, le vicende di questi mesi mettono in luce un intreccio gravissimo tra criminalità organizzata, politica e affarismo. Che cosa serve per cambiare?  Accanto al lavoro che dovranno svolgere la magistratura per scoperchiare definitivamente la cupola che ha saccheggiato la città serve una nuova dimensione della politica e delle Istituzioni.

Il tema non può essere eluso anche perché stupisce che malaffare, intrecci e connivenze abbiano potuto contare su una libertà di azione incondizionata senza che nessuno ne abbia percepita l’esistenza e abbia sentito la responsabilità di denunciare fatti, episodi e persone. Servono istituzioni diverse, più credibili, accomunate dalla stessa volontà di cambiamento.

Servono partiti politici che vivano sulla libera adesione e che siano messi nelle condizioni di poter partecipare alle scelte. Serve che i meccanismi di selezione della classe dirigente siano basati sulle capacità, sulle competenze e sul merito e non sull’adesione a logiche affaristiche e clientelari. Serve una società che si batta contro tutte le illegalità: dalla criminalità organizzata alle ecomafie, dall’illegalità quotidiana che semina insicurezza e colpisce i più deboli, all’impunità per i potenti.

Serve una società che faccia sua la questione morale sollevata quarant’anni fa da Enrico Berlinguer e che sappia imporre sempre e dovunque una politica trasparente e responsabile e una conseguente azione amministrativa onesta ed efficace.

Il nostro obiettivo è continuare a essere una voce puntuale e costruttiva, uno strumento di informazione e cultura per il nostro territorio.

Vogliamo contribuire al superamento della frammentazione: è tempo di mettere da parte divisioni e privilegi per progettare insieme il domani e dare opportunità concrete alle generazioni future.

Siamo convinti che nulla sia compromesso definitivamente e che serva un coinvolgimento dell’intera comunità per aprire una stagione di risanamento e promuovere nuove prospettive di rilancio e di sviluppo. Il recente traguardo per il ventisettennale de “L’agone” è stata occasione per offrire un fattivo contributo di proposte e idee che considerino la diversità come una ricchezza, il confronto e la convergenza come l’obiettivo da raggiungere per dare una soluzione ai problemi invece che continuare a negarli o a nasconderli.

Caratteristiche per la realizzazione di un simile progetto sono onestà intellettuale, spirito costruttivo e unitario, fermezza e combattività per raggiungere gli obiettivi.

In poche parole, la voglia di fare sistema, di mettersi in gioco con il solo fine di migliorare la qualità della vita della nostra comunità.  E’ evidente che tutto questo non si realizzerà da solo e in tempi brevi.  Dobbiamo esserne consapevoli e dotarci di perseveranza e pazienza.

L’Italia è ferita dalla crisi economica e resa ancora più fragile dal degrado del sistema politico. Le difficoltà oggettive, la carenza di una cultura della condivisione, la parzialità dell’informazione oltre all’apparente assenza di prospettive ha portato molti a essere stanchi e disillusi, fino a smarrire la fiducia nel futuro.

Eppure se sapremo far leva sulle energie e sulle passioni ancora presenti non mancheranno le potenzialità per voltare pagina e ricostruire un nuovo processo di crescita e di benessere sociale. Con questa consapevolezza vogliamo offrire il nostro contributo di idee, cercando di non disperdere ancora una volta tempo e risorse.

In questo contesto servirà una particolare attenzione agli strumenti dell’informazione, che dovranno essere sostenuti e valorizzati se non vorremo che restino assopiti e silenti di fronte alle responsabilità e alle decisioni che ci dovranno vedere tutti coinvolti e partecipi.

Come associazione culturale “L’Agone nuovo”, finché riusciremo a farlo, sarà nostro preciso impegno incalzare i nostri amministratori a scelte razionali, coerenti e utili per l’intera collettività. A noi compete l’onere di costruire una sinergia di collegamento fra i cittadini favorendo il fluire delle notizie e dell’informazione. Dobbiamo stare nella rete e fare rete.  Questo implica rilanciare tutti gli strumenti in nostro possesso a cominciare dal nostro periodico e dal giornale on-line www.lagone.it che ha raggiunto traguardi impensabili.

E’ mio dovere ringraziare pubblicamente i membri del Consiglio di amministrazione che hanno contribuito con il loro lavoro volontario al mantenimento e consolidamento dell’associazione e complimentarmi con il corpo redazionale per il lavoro svolto.

A tutti voi, cittadini e lettori, i nostri migliori auguri di buon Natale e sereno anno 2024.

Giovanni Furgiuele, presidente L’agone nuovo

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