23 Novembre, 2024
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L’anno che verrà fra speranze, idee, progetti e suggestioni

Un territorio, quello sabatino, con ambiziose previsioni turistiche

Il nostro territorio si conferma un polo altamente attrattivo per il turismo che, indifferente alle stagioni, fa registrare un flusso costante in progressiva crescita. Un quadrilatero d’oro che attira migliaia di persone all’anno con la ricetta semplice di genuinità enogastronomica, tradizioni storico culturali, eventi nuovi e rinnovati, che stanno diventando appuntamenti irrinunciabili grazie a un passaparola virale; ma nessun palinsesto sarebbe una formula vincente se non ci fosse una cornice di ambientazione di gran pregio, ettari di bosco, borghi impregnati di storia, fiumi, panorami d’altura e ritmi lenti, irriverenti alla frenesia cittadina e alle logiche corrotte della modernità.

Manziana, Oriolo, Tolfa, Canale si contendono le scelte di visitatori che soprattutto nei weekend e nelle feste sono alla ricerca di un tempo fuori dal tempo, spazi sconfinati di silenzio e familiari fracassi di allegria, accoglienza semplice marchiata d’autenticità. Proliferano così piccoli e meno piccoli indotti di attività locali, che mettono in moto un’economia benigna, soprattutto nei settori della produttività agroalimentare, zootecnica e dell’artigianato; si moltiplicano attività di bed&breakfast a impronta familiare, aziende di vendita diretta di produzioni locali, che vanno dalle carni ai prodotti caseari, dal miele alle confetture.

Un territorio che offre possibilità di escursionismo, passeggiate a cavallo, mountain bike, attività all’aria aperta. Scorci di borghi centenari che mutano con le stagioni, dai presepi viventi ai cortei storici in costume, dagli eventi musicali alle sagre, da godersi sotto ogni cielo con cappotto e sciarpa, o in bermuda e t-shirt. Un’informalità che detta regole nuove di eleganza in questi piccoli frammenti della nostra bella Italia, amplificando fama e appetibilità. Più o meno marcatamente le amministrazioni comunali stanno rivolgendo una parte delle loro energie per rendere strutturale il settore turistico, che sembrerebbe non aver nulla da invidiare ad altre realtà turistiche. Per la rigenerazione che questi territori sanno offrire ai loro visitatori, da provare più che da raccontare, non è difficile fare una previsione sicuramente favorevole per l’anno che verrà.

“Il canto delle sirene” di collina che si diffonde dalla rocca di Tolfa all’antico abitato di Monterano, con echi che arrivano alla Macchia Grande di Manziana fino alla Mola di Oriolo, saranno una musica irresistibile per tutti coloro che vorranno rendere preziosi attimi di libertà, così che “se quest’anno poi passasse in un istante, diventa importante che in questo istante ci sia anche io”.

Ludovica Di Pietrantonio

 

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