23 Dicembre, 2024
spot_imgspot_img

Qui liceo “Vian”… “E tu di che genere sei?

Nell’aula Magna del liceo I. Vian, il 18 gennaio 2023, Stefano Bernardini, esperto in comunicazione, ha introdotto l’incontro volto a presentare ai docenti, ai genitori, agli allievi, il progetto “E tu di che genere sei?”, realizzato dall’Associazione culturale “Percorsi di crescita”. Un progetto, così ben strutturato e articolato da meritare il finanziamento del Ministero del Lavoro – Politiche Sociali – e della Regione Lazio; un piano programmatico che ha ottenuto il patrocinio della città metropolitana di Roma, dei Comuni di Bracciano e di Civitavecchia. Un’iniziativa dall’indubbio valore pedagogico perché finalizzata a promuovere il rispetto delle differenze di genere e il valore dell’inclusione, sia tra i ragazzi, sia tra gli adulti che se ne prendono cura. Le iniziative coinvolgeranno, in attività, laboratori e percorsi, non solo gli studenti ma anche gli adulti – genitori, docenti – che sono ancora poco preparati su questa tematica. Si tratta di un cammino che, partendo dagli stereotipi di genere e di ruolo, porterà tutti a riflettere sulle rappresentazioni del femminile e del maschile nelle nuove generazioni ed offrirà agli adulti strumenti di lettura importanti perché forniti dalle “persone giuste”, qualificate, quali sono la dott. sa Milena Rosso e la dott. sa Mariangela Garofalo, presidente dell’Associazione.

Preparato al compito è anche tutto lo staff degli operatori coinvolti nelle attività pratiche di laboratorio: fumettistica per i giovanissimi, fotografia e creazione di podcast per gli adolescenti. Il conduttore Bernardini ha avviato il collegamento con l’aula consiliare del Comune di Civitavecchia, dove la dott.sa Claudia Pescatori, consulente per bandi di finanziamento e progettazione nazionali, regionali ed europei, dopo i saluti di rito, ha evidenziato l’importanza di incidere sulle stereotipie di genere che, nell’immaginario collettivo, le donne ancora ricoprono. Chiarisce che il desiderio di essere presenti nelle scuole non è un tentativo volto ad “orientare” i ragazzi, bensì un modo per l’Associazione di essere comunità educante. La stessa, ha poi introdotto i rappresentanti dell’ente locale, accanto a lei, durante il collegamento: l’onorevole Marietta Tidei, il sindaco Ernesto Tedesco, l’assessore ai servizi sociali, Debora Zacchei, la dirigente scolastica, Laura Superchi, dell’Istituto Comprensivo Don Milani di Civitavecchia, aderente al progetto. Ognuno, dopo aver porto i saluti istituzionali, ha riconosciuto il valore di questo percorso di maturazione culturale che la scuola può realizzare abbattendo gli stereotipi della nostra società dove il discrimine è ancora evidente. Occorre lavorare tanto sui giovani per l’accettazione di sé, quanto sulle famiglie.  A Bracciano, dal Vian erano collegati l’assessore ai servizi sociali, Massimo Guitarrini, l’assessore alla Pubblica istruzione, Emanuela Viarengo, la dirigente scolastica del liceo Vian – Lucia Lolli.

Ciascuno ha preso la parola dimostrando pari entusiasmo per le attività dell’Associazione ed esternando la proposta di coinvolgere sempre più giovani e genitori, più classi e più scuole, con modalità di lavoro in rete. La presidente dell’Associazione Mariangela Garofalo, ha illustrato con passione le attività realizzate nel settore della sostenibilità ambientale, dell’enogastronomia, del contrasto al bullismo, e del progetto “interconnettiamoci” da cui è maturata l’idea di questo percorso. La psicologa e psicoterapeuta Milena Rosso, che ha la supervisione scientifica del progetto ne ha evidenziato gli obiettivi, i tempi, le attività, le modalità organizzative. Le riflessioni teoriche e le attività pratiche, che si snoderanno nell’arco di 8 mesi, coinvolgeranno preadolescenti e adolescenti: allievi di una classe prima e una quinta dell’Istituto Comprensivo Don Milani di Civitavecchia; una classe terza del Liceo Vian e due sezioni (aeronautico e agrario) dell’Istituto Paritario Salvo d’Acquisto di Bracciano. La metodologia che si utilizzerà sarà partecipata, attiva, basata sui principi della ricerca azione in vista di un percorso che si svolgerà all’insegna della partecipazione, dell’accoglienza, della cooperazione e dell’empatia. Paragonabile ad una vera e propria “lectio magistralis” è stata la presentazione del professor Roberto Baiocco, terapeuta famigliare e professore ordinario di psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università La Sapienza. Una lezione così bella che mi dispiace ridurre in poche righe. Il professore ha illustrato con grande chiarezza, come e perché gli stereotipi di genere appartengono anche ai bambini piccoli, come vengono appresi e come, dagli stereotipi e dai pregiudizi, si passi alle disuguaglianze. Cita alcuni stereotipi comuni nel nostro Paese, ripresi da un’indagine ISTAT del 2023: “gli uomini sono meno adatti delle donne a occuparsi delle faccende domestiche”; “una donna per essere completa deve avere figli”; “l’uomo deve provvedere alle necessità economiche della famiglia…”. È stato veramente un bell’incontro, l’associazione e il giornale l’agone, da sempre sensibili ai temi sociali, apprezzano ogni dettaglio del progetto, augurando che possa fungere da apripista per tutte le scuole; infatti, è abbattendo molte stereotipie che potremo contrastare la violenza sulle donne e mirare alla parità di genere. Un incontro formativo che si è chiuso con un ringraziamento corale tra i presenti, le cui scuole, pronte a rompere gli stereotipi, a prevenire le discriminazioni e a celebrare la diversità, si incontreranno per scambiarsi lavori e riflessioni al termine del percorso.
Anna Maria Onelli
Redattore l’agone

Ultimi articoli