La decisione della Regione Lazio di tagliare 20 Autonomie scolastiche a partire dal prossimo anno 2024/25, ha provocato e sta provocando tante proteste non solo degli addetti ai lavori, ma anche di studenti e genitori. In sostanza, per una mera questione di risparmio economico la Regione Lazio compie una scelta miope, che determina l’ennesimo taglio ai danni della scuola pubblica. Si accorpano le scuole creando Istituti Comprensivi enormi che, con personale ridotto, si troveranno a gestire molti più studenti.
Uno dei comuni coinvolti da questi accorpamenti è Anguillara. Il 20esimo circolo didattico viene assorbito dall’Istituto Comprensivo, quando sarebbe stata assai più auspicabile la realizzazione di 2 distinti Istituti Comprensivi nel nostro territorio. A fronte di questa scellerata scelta della Regione si sta assistendo ad una reazione da parte del mondo della scuola: le realtà coinvolte si stanno ribellando potendo contare ovunque sul sostegno attivo dei Sindaci e delle Amministrazioni comunali. Ad esempio, a Cerveteri la Sindaca ha deciso di convocare un consiglio comunale aperto per dibattere questa vicenda. Molti sindaci si sono recati in delegazione dall’assessore alla scuola della Regione, per chiedere di riaprire la discussione. Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha preso carta e penna ed ha scritto al presidente Rocca, chiedendo di sospendere la delibera e di riavviare il confronto. Insomma i Comuni si sono mobilitati tutti. Tutti, tranne uno: il Comune di Anguillara. Nè il Sindaco Pizzigallo nè altri rappresentanti dell’Amministrazione Comunale hanno sentito la necessità, il dovere, di farsi sentire, di mostrare solidarietà al mondo della scuola, di avviare un dialogo con la Regione, di mettere in cantiere qualche iniziativa. Nulla di nulla !!!! Anguillara viene penalizzata dalla Regione su un tema cruciale come quello della scuola ed il Sindaco “tace ed acconsente”. Noi siamo stati e siamo al fianco di chi si oppone e si opporrà, in tutte le sedi, a questa assurda iniziativa che rappresenta l’ennesimo taglio al futuro dei nostri figli.