Gli agricoltori italiani stanno intensificando la loro protesta, annunciando una massiccia marcia su Roma attraverso la Cassia bis, pianificata per martedì sera o mercoledì mattina, al fine di creare un “megapresidio” a nord della capitale. Questo è il culmine di due settimane di mobilitazione che ha coinvolto agricoltori provenienti da tutto il centro-nord Italia.
Gli organizzatori del movimento spiegano che i primi trattori partiranno dalla Toscana, seguiti da altri provenienti dal settentrione, e potrebbe esserci anche una marcia dal sud. La data esatta e il luogo del “megapresidio” non sono ancora confermati, ma si stanno considerando alcune aziende nella zona nord di Roma.
Nel frattempo, si prevede che si formi un nuovo presidio a Cerveteri-Ladispoli. Gli agricoltori sottolineano che la protesta sta coinvolgendo sempre più persone, anche in piccole realtà, dimostrando una crescente adesione al movimento. La situazione è diventata così estesa che il governo sembrava sottovalutarla, ma la protesta persiste, anche con piccoli gruppi di agricoltori in comuni con poche centinaia di abitanti.
Durante il weekend, numerosi trattori hanno bloccato il traffico a Tarquinia sull’Aurelia e a Orte di fronte al casello autostradale, generando momenti di tensione con la polizia. Gli agricoltori commentano il possibile intervento del governo di Giorgia Meloni sull’Irpef agricola come un passo avanti, ma insistono sul fatto che ci sono altre questioni cruciali da affrontare. Sottolineano che la situazione deve essere risolta entro la settimana, indipendentemente dalla burocrazia. La protesta continua a crescere, e gli agricoltori rimangono determinati a ottenere soluzioni concrete.