Si è tenuta a Castel Gandolfo la Marcia della Pace, in memoria delle vittime del bombardamento di Propaganda Fide e di tutti i martiri delle Foibe e dell’esodo Giuliano-Dalmata avvenuto tra il 1943 e il 1944. Dopo lo sbarco alleato ad Anzio, nel gennaio 1944, le Ville Pontificie erano considerate sicure dalla popolazione locale per il loro status di extraterritorialità. Per questo accoglievano i civili, ma il 10 febbraio 1944 circa 500 persone morirono sotto le bombe nel collegio di Propaganda Fide e a Villa Barberini. A ricordare i fatti c’erano il consigliere della Città Metropolitana Nicola Marini, il vicesindaco di Castel Gandolfo Cristiano Bavaro, insieme al presidente del Consiglio comunale Paolo Gasperini, l’Assessore Francesca Barbacci Ambrogi e i consiglieri Silvia Ruggeri e Maurizio Colacchi.
Per il Comune di Ariccia era presente l’Assessore ai Servizi Sociali Loredana Mariani e il Consigliere Comunale Alessandra Isopo, con delega ai rapporti con gli abitanti di Fontana di Papa e ai Servizi Cimiterali. Mentre, in rappresentanza del Comune di Albano c’erano il sindaco Massimiliano Borelli e l’assessora all’Ambiente e Partecipazione Gabriella Sergi.
“A distanza di ottant’anni le vittime di questo tragico bombardamento sono ancora nei nostri ricordi” – ha commentato l’Assessore Loredana Mariani – “Non dobbiamo dimenticare quanto sia crudele la guerra e di quante siano le vittime nelle innumerevoli guerre che ci sono nel mondo. Dobbiamo lottare per la pace, perché la pace non sia solo soltanto una parola ma un modo di essere, un modo di esistere perché dobbiamo anelare alla pace”.
L’Associazione familiare “Vittime di Propaganda Fide”, in accordo con il Comune di Albano Laziale, Castel Gandolfo e Ariccia, anche quest’anno ha commemorato la memoria del bombardamento avvenuto il 10 Febbraio 1944. Il ricordo di tutti quei morti, qualcuno parla di 500 altri di 700 altri addirittura oltre 1000, ci deve ricordare che dobbiamo aspirare alla pace, dobbiamo aspirare a vivere un mondo senza guerre” – ha dichiarato il Consigliere Alessandra Isopo – “Non posso non pensare che in molte parti del mondo oggi ci siano delle guerre, nelle quali rimangono vittime soprattutto donne e bambini. Dobbiamo lavorare perché le guerre vengano eliminate, perché i conflitti possono essere risolti con il dialogo e aspirando a un mondo in cui il rispetto verso l’altro garantisca la pace, la serenità e la vita”.