Aldo e Pino sono due amici che dopo una cena “frugale”, con antipasti, primi, secondi, contorni, dolce, caffè, ammazza caffè e tre bottiglie di vino, decidono di raggiungere Barbara una escort mozzafiato, esperta in giochini erotici.
I due, una volta a casa della ragazza, finiranno legati a letto insieme. “Barbara ritarda qualche minuto” così comunica ad Aldo e a Pino, Carmine il fedele segretario di Barbara. Ma Barbara non si presenterà. Da qui in poi, si snoderà la strampalata vicenda dei due amici, costretti, loro malgrado, a stare chiusi in “cattività” nella camera da letto di Barbara.
Aldo e Pino, rappresentano un’Italia borghese che, arrivata al culmine delle proprie possibilità, ha il coraggio giusto (o crede di averlo) per lanciarsi “oltre”, per agguantare qualcos’altro.
Barbara, rappresenta per Pino e Aldo, la soluzione all’insoddisfazione e al grigiore delle loro vite quotidiane.
La trasgressione, l’energia di ciò che è alieno e pronto a sconvolgere ogni equilibrio, è una tentazione troppo grande e purtroppo per i due amici, anche impossibile da gestire.
Barbara è una commedia notturna, brillante, assurda, che riguarda le sorti sociali di un paese, che pur pensando di meritarsi di più, in realtà resta piccolo e provinciale.
La domanda, è una sola: qual è l’Italia che ci piace?
Quella di Aldo e Pino, legata a un letto?
O quella di Barbara, di un’Italia che sogniamo, che non si fa mai vedere?
Bel dilemma.
“Barbara” di Angelo Orlando
con Dario Biancone, Fabrizio Catarci, Enrico Franchi, Olena Kozinina e Sebastiano Vinci. Regia Nicola Pistoia