22 Novembre, 2024
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Ecco perché salvare le api significa salvare il pianeta

“Salvaguardare l’ambiente e le api significa salvaguardare il nostro futuro” con queste parole Walter Zambelli, presidente Club Lions Bracciano Anguillara, Monti Sabatini, ha aperto l’incontro dedicato al valore della biodiversità, tema di studio nazionale Lions per il 2023-2024. Dopo aver salutato e ringraziato il Sindaco di Bracciano e il Consigliere, Serralessandri Andrea, delegato alla cura del verde, dei giardini e dei parchi, il Presidente ha introdotto, Donatella Scalzi, rappresentante dell’AAIS (Associazione per l’Assistenza e l’Integrazione Sociale). L’Associazione, che ha la sua sede a Castel Giuliano, da ben quarantun anni accoglie i disabili del territorio impegnandoli in attività strutturate.

Lei stessa ringrazia i soci del club Lions per il supporto morale e pratico ricevuto da anni; rende noto che l’Associazione è da tempo che si interessa di api, avendo già realizzato circa 20 arnie. Grazie all’aiuto dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) i ragazzi possono accogliere le scolaresche, per dimostrare e raccontare cos’è un alveare.

“I nostri ragazzi danno prova che, anche le persone con disabilità, sanno essere significative in un processo di inclusione” dice la responsabile D. Scalzi. La prof.ssa Patrizia Bellesi, socia Lions, introduce di volta in volta ogni relatore, elencandone “titoli” e premi ricevuti che mettono in evidenza come lo studio, l’esperienza e la ricerca, unite alla “passione” hanno consentito loro di raggiungere elevati livelli di professionalità. La dottoressa Rita Franceschini, perito agrario, allevatrice di cavalli, apicoltrice, titolare d’azienda, ha illustrato come e perché è importante salvare le api e gli altri impollinatori. Ha mostrato le caratteristiche delle api e delle vespe, analizzandone quegli aspetti del corpo (colore, occhi, peluria, nutrimento, pungiglione e capacità di pungere…) che ci consentono di differenziarle e riconoscerle. Cita la parola “biodiversità” partendo dal termine utilizzato nel 1986 dal biologo statunitense Walter G. Rosen e nel 1988 dall’entomologo americano Edward O. Wilson. La biodiversità può essere considerata come la ricchezza di vita sulla terra, composta da milioni di piante, di animali e microrganismi, dai geni che essi contengono e dagli ecosistemi che formano. Le api, con l’impollinazione, svolgono una funzione fondamentale per la conservazione delle piante e delle specie vegetali. La dottoressa Laura Cavalli, laureata in farmacia, ben si riconosce nella definizione della Apiterapia, di cui è consulente, e la intende come: “la scienza e l’arte di mantenere la salute con l’uso dei prodotti dell’alveare”.

L’Apiterapia richiede che i prodotti siano di qualità, con la certezza che essi non siano contaminati. Autrice del libro dal titolo “Il viaggio di Tobia”, la dott.ssa Cavalli ben esprime in questo racconto tra api e benessere il suo desiderio di avvicinare le persone al complesso e magico mondo delle api, dei loro prodotti e delle attività degli apicoltori. “Le api sono farmacie volanti” dice la dottoressa Cavalli spiegando le ottime qualità del miele, della propoli, del polline, della cera d’api, della pappa reale, … Le api possono donarci ben 10 prodotti, alcuni dei quali introvabili in Italia. La dottoressa cita le numerose qualità che sono tipiche di ogni prodotto: sia esso energizzante, o depuratore epatico, cicatrizzante o regolatore intestinale, antibatterico o antinfiammatorio, antivirale o antitartaro. Lo stesso ronzio delle api è benefico per chi soffre di acufene. Visitare un” apiario olistico” o “fare apiturismo” sono scelte interessanti per chi volesse vivere un’esperienza a contatto con le api.
Il professor emerito dell’Università della Tuscia di Viterbo, Naldo Anselmi, tratta il tema della biodiversità dimostrando come avere una grande diversità di piante e insetti significa evitare l’inaridimento dei terreni con la conseguente scomparsa delle piante e degli “impollinatori”.

Le api sono gli impollinatori più importanti, sono alla base della biodiversità. Vespe ed api sono animali sociali, che vivono in tre caste. In un solo alveare vive una sola regina, accudita da 30 a 40 mila api operaie, che vivono da 30 a 40 giorni, svolgendo compiti differenziati: da spazzina, a pulitrice, o nutrice, guardiana, magazziniera, addirittura becchina, …Nell’alveare, vi sono circa mille fuchi ma, solo due o tre di loro feconderanno la regina, mentre gli altri la proteggeranno durante il volo nunziale. La regina ha il compito di deporre da mille a tre mila uova al giorno controllando che in ogni celletta del favo non ci siano altre uova. Dal 2012 è giunta una vespa che sta creando grossi problemi perché uccide le api selvatiche e quelle dell’alveare.

Il relatore ricorda che le api hanno una storia antica: nella Grecia antica, Zeus, fu allevato con latte di capra e miele; l’ape era simbolo di zelo, di saggezza, di purezza, di dolcezza, dell’operosità e del lavoro, su una moneta del 1810 appaiono le api, tre api erano il simbolo della famiglia di Papa Barberini III. L’incontro è terminato tra gli applausi e il compiacimento del pubblico, mentre il Presidente Zambelli ha donato a ogni relatore, il “gagliardetto” dei Lions.
L’agone era presente e si complimenta per l’iniziativa e per il tema trattato.
Anna Onelli
Redattrice L’agone

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