2 Dicembre, 2024
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Anguillara. Le esperienze dei primi comitati di quartiere

Abbiamo avuto il piacere di incontrare il Presidente di Quartiere del Centro Storico Maurizio Misitino, il secondo ad essere nato dopo l’esperienza in qualche modo già maturata a Ponton Dell’Elce. Ci racconta di come questo quartiere, a differenza degli altri consolidati, sia stato percorso da un’intima volontà ad emergere, come guidato da una percezione comune di rispetto e di speranza per un antico borgo degno di storia e di cultura pronta a rinascere.

“Una realtà ben distinta dalle altre che si riconoscono ed evidenziano nel paese, – ci spiega il Presidente- sia dal punto di vista strutturale, infatti rispetto alla maggior parte delle zone commerciali e periferiche, il Centro Storico non necessita di importanti interventi architettonici; sia dal punto di vista culturale, dato la particolare e specifica conformazione immersa in altri tempi.

E proprio questa sua unicità rende in un certo senso tutt’altro che semplice il nostro lavoro: bisogna riuscire a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza e sull’essenza del Centro Storico.

Un Centro Storico curato, vivo, attivo, caratteristico rende vivo ed attivo l’intero Paese! Riconoscersi all’interno di un preciso arco storico e culturale garantisce la rinascita di una cittadinanza.

Non vogliamo svolgere l’esclusiva funzione di mediatori fra cittadini e Amministratori, vogliamo cittadini convinti e speranzosi di quello che si potrà realizzare in futuro, coscienti delle possibili difficoltà burocratiche e non solo che si andranno ad incontrare.
C’è bisogno di idee, di progetti condivisi, di iniziative concrete per rilanciare al meglio questa realtà unica.

Crediamo nella comunicazione reale e diretta, per questo, in particolare in un primo periodo, faremo a meno di social network, c’è necessità di confrontarsi attivamente su questioni di interesse pubblico, sociale e culturale.

Partiremo attivamente verso metà Febbraio con un quadro più preciso di quelle che possano essere le priorità dei cittadini del Centro Storico, eproprio per questo faremo girare un questionario dove saranno indicate, secondo alcune nostre considerazioni, le specificità e le necessità da evidenziare e costruire insieme. Nel frattempo è possibile seguirci sul sito http://www.comitatidiquartiere.org/anguillaracentrostorico/ .”
Partecipazione e libertà: partecipare significa essere e sentirsi liberi.

Questo il motto portante di Nadia Maestrucci, Presidente del Comitato di Quartiere Poggio dei Pini- Residenza Claudia, e dei suoi sostenitori.
“Un Quartiere appena nato,- ci spiega la Presidente- un comitato volenteroso ed attivo, in particolare di fronte alle diverse e , purtroppo, molteplici criticità che la zona presenta.

Sicuramente abbiamo un compito di forte responsabilità civile, come Comitato, dovendoci molto spesso battere per questioni di odierna sicurezza: dal quasi imbarazzante stato in cui ormai ricadono le strade alla poca curanza del decoro urbano, dalla mancata illuminazione e funzionamento dei lampioni, a cui l’Amministrazione a seguito di una nostra richiesta ufficiale ha in tempi rapidi posto rimedio, alla carenza di punti di aggregazione per giovani e non.

Anche se nati da poco, già diverse idee e progetti sono stati elaborati e proposti in via ufficiale al Comune, seguendo l’iter burocratico ufficializzato dal Regolamento approvato nell’Aprile 2014.

Le maggiori necessità che continuiamo ad evidenziare e per cui abbiamo stilato sufficienti e pragmatiche soluzioni riguardano la non attenzione al decoro pubblico, come siepi, cunette, alberi, marciapiedi non curati che non fanno altro che mettere a rischio la quotidiana sicurezza del cittadino; il dissesto stradale, tarlo di molti Quartieri; nonchè la mancanza di reali punti di aggregazione.

Manca partecipazione alla cosa pubblica, manca rispetto per questa. Una comunità unita ed attiva verso un fronte comune, verso un valore comune di sincera collaborazione, porterebbe senza ombra di dubbio ad una sana cooperazione quotidiana.

L’idea di far parte di un disegno più ampio, non più solamente incentrato sul mio personale interesse, ma all’interesse di un’intera comunità, mi fa credere che qualcosa possa realmente e concretamente cambiare e migliorare. Stiamo in attesa di risposte concrete dall’Amministrazione, speriamo vivamente che le nostre preoccupazioni vengano presto risolte o quantomeno ascoltate”.

Ancora diversa la situazione di Colle Sabazio-Ponton Dell’Elce, anche qui molteplici le criticità ma altrettanto presenti le idee dell’ormai più ‘anziano’ Comitato di Quartiere.

“Una realtà ben definita ma allo stesso tempo estranea al resto del paese,- incalza la Presidente Francesca Martini- anche lo stesso Comitato ha visto un susseguirsi di sostituzioni degli stessi membri e sembra essersi finalmente trovato un equilibrio.

La situazione della nostra zona purtroppo è conosciuta da tutti i cittadini e non solo, dal profondo dissesto stradale, alla mancanza di attenzione verso il decoro urbano, nonchè la condizione in cui vige il Centro Sportivo.

C’è bisogno di un’attiva organizzazione istituzionale e come comitato necessitiamo di un preciso punto di riferimento. Il Comune ha il dovere di fornire ai Comitati e ai cittadini un Ufficio dove potersi confrontare con l’Amministrazione, dove avere un punto di contatto diretto, concreto e ufficiale con assessori e delegati.

Il 31 Gennaio un’Assemblea organizzata dal Comitato presso il Centro Anziani di Ponton Dell’Elce ha portato in sede di Consiglio comunale la questione scottante dell’ampliamento delle cave nella zona, riuscendo in data 1 Febbraio grazie al voto della sola e intera maggioranza a bloccarne l’imminente procedere.

Inoltre si cercheranno di stabilire priorità e proposte per cercare nel più breve tempo possibile di portare a soluzione alcune delle maggiori problematiche che purtroppo viviamo come cittadini quotidianamente.
Una tematica che ci sta profondamente a cuore è quella della ‘socializzazione’, anche qui mancano punti di aggregazione in grado di offrire servizi e attrarre persone.

Sicuramente il cambiamento parte dai singoli e successivamente dalla loro unione verso un forte ideale comune: far rivivere socialmente, culturalmente e turisticamente una zona del Paese molte volte dimenticata. Per tutte le informazioni riguardanti assemble, attività e incontri siamo rintracciabili sul gruppo Facebook e tramite sito ufficiale”.

Articolo di Bendetta Onori

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