Vogliamo porre l’accento su parte delle parole del regista Matteo Garrone alla serata dei David di Donatello. Dopo i ringraziamenti ai giurati proseguiva: «La regia, come sappiamo tutti, è legata alla visione, al racconto e questo film è un film che dal primo momento nasce dall’idea di ascoltare le storie di chi non viene ascoltato e soprattutto di raccontare tutta quella parte di viaggio che di solito non viene vista. Per me è stato fondamentale fare questo film insieme a chi realmente ha vissuto quell’esperienza, quell’Odissea contemporanea […]». Il regista raccontava che, sin dalla scrittura, ha creato quest’opera con chi ha realmente fatto questo viaggio e che lui, sul set, oltre a essere regista e stato anche spettatore e che se il film è arrivato così lontano è grazie all’interpretazione vera e intensa di Seydou Sarr e Moustapha Fall che hanno co-diretto il lungometraggio. I due attori, precisava Garrone, non sono candidati al David solo perché non hanno recitato in italiano. Matteo Garrone e la sua squadra hanno vinto 9 David su 25 candidature: il maestro quello alla miglior regia e il suo Io Capitano il David al miglior film.
Veniamo alle parole di Matteo Garrone, a conclusione del suo discorso, sulle quali vogliamo porre l’accento: «Nelle scuole penso sia ora che si insegni cinema perché sappiamo che è l’arte più vicina ai giovani e racchiude tutte le arti […]. Il Cinema è un’occasione per parlare di storia. Il nostro film è un documento di una pagina buia della nostra storia contemporanea. Penso sia ora, almeno nei licei artistici, ma in tutte le scuole che si cominci ad insegnare Cinema. Ringrazio tutti gli insegnanti, sono stati tantissimi, che hanno capito l’importanza di far vedere ai giovani questo film per fargli capire che dietro ai numeri dei morti ci sono ragazzi come loro con sogni e speranze […]».
Attraverso il cinema si può percorrere la storia di un paese, se ne comprendono le sfaccettature in modo profondo. È importante la sensibilizzazione alla Settima arte per la cultura dei nostri ragazzi non sottovalutando che, racchiudendo in sé tutte le altre arti, diventa vettore di conoscenza a tuttotondo. Cinema: storia, non solo storie.
Marzia Onorato
Redattrice L’agone